Magazine Diario personale

XIII) i figli dei marinai

Da Foscasensi @foscasensi

Un altro sogno, stavolta violento

Nei sogni succede di riconoscere i posti o le persone qualsiasi sia la loro sembianza. Stavolta i lampadari sono rossi e tinta petrolio per le penne di struzzo. Appena sotto di me la voragine si è fatta scura e ogni tanto è interrotta da lame come di temporale. Anche da scalza, come sono, sono separata dal grande buco aperto sotto il pavimento da una sfoglia di ghiaccio: forse, ma sono tutte considerazioni successive, sono nella stessa stanza di sempre. E mi trovo leggerissima.

Non sono sola. Scilla siede e il pavimento ghiacciato a contatto con le sue cosce e le sue natiche fonde in una chiazza bagnata. Stanotte ha un sembiante mascolino e i capelli in tempesta. Quello che ricordo del nostro dialogo se mai può avere un senso l'ho trascritto come segue:
 

Una scelta di rose, se mi capisci, non vale una lingua


Preferisco le margherite che sono ognuna un mazzo in ogni fiore, a differenza delle lingue non leccano e non si devono strappare per fare bella figura di fronte a una donna o una fioraia. Ma come mi annoia parlare per enigmi. Salute, colombella!


Salve regina. Alla fine sei qui.


Sì ma... Non guardarmi con quelle braci


Mi domandavo quando ti avrei avuta un po' per me. Sei bella come un ragazzo accaldato


Tu invece sei pallida e magra come la miseria.


Ingrasserò, sono solo stagioni ognuna coi suoi frutti. E poi guarda, dove posi il ghiaccio scioglie e la rugiada asperge il pavimento tutto intorno, come fosse una benedizione o la tua personale acqua santa. E invece affondi.


E con questo? Non ti avvicinare.


Tu mi tenti


Non stringermi. Ti sento la sete negli occhi


Dovrai lasciarmi fare


La tua voce, donna, e questi occhi così neri. Bruciano, non li sopporto. Voglio affondare.


Attenta. Se il tuo grembo scioglierà il ghiaccio ti tirerò su per i capelli
 

Ma quando fonde la sfoglia il sotto della stanza trema in modo spaventoso e mi sveglio con la sensazione di aver attraversato un tuono e i pugni chiusi. Stringo ancora l'immagine di un ciuffo biondo.


Copia di Copia di iome 005


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