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Xylella, il nemico invisibile

Creato il 09 marzo 2015 da Trame In Divenire @trameindivenire
Xylella, il nemico invisibile

Quando le guerre non si possono fare con le armi convenzionali, si fanno con quelle non convenzionali. Nell'occidente evoluto e democratico non è più accettabile veder scorre sangue, tutt'al più il sangue lo si fa scorrere lì dove l'occidente evoluto e democratico non è ancora arrivato e soprattutto lontano dai nostri ipocriti e opulenti occhi. E così in occidente le guerre sono mediatiche, psicologiche, economiche, burocratiche finanziarie, sociali, ambientali o un ricco mix di queste.

Quello che conta per certa mentalità gretta e primitiva (altro che democrazia e progresso!), è avere un nemico che la tenga in vita, che le dia una ragione per esistere. Come in una vera e propria guerra in cui i registi non poi così tanto occulti sono i fabbricanti di armi, ci vuole un nemico, spesso inesistente, che serve soprattutto a battere cassa.

Insomma tra poco più di una settimana, gli apparati dichiareranno guerra al Salento. Morte e devastazione ambientale, eradicazione di migliaia di olivi e pesticidi per combattere la fantomatica Xylella, un nemico costruito a tavolino da veri e propri criminali. Esattamente come accade per le innumerevoli guerre in corso in tutto il mondo. Ci s'inventa un nemico solo per conquistare nuovi territori, per dominarli, sottometterli. E come già accade in Puglia i dominatori occupano i territorio impiantando parchi fotovoltaici, eolici, il gasdotto T.A.P., tutta una serie di resort e campi da golf, oliveti a coltura intensiva, senza poi disdegnare gli OGM e tutta la serie di fitofarmaci correlati.

Intendiamoci, non è che il batterio fastidioso non esista in natura, ma senza alcuna evidenza scientifica della sua reale colpevolezza, senza per esempio sapere se è endemico o se è stato importato bell'apposta dai signori della guerra, è stato condannato senza alcun processo. E con esso tutto il Salento.

Nell'affare Xylella, mutandi mutandis, i signori della guerra sono chiaramente le multinazionali dell'agroindustria alle dipendenze delle quali c'è una schiera di caporali: baroni, burocrati, politicanti di ogni sorta, pronti a sedersi alla mensa dei padroni.
Ad essere abbattuto non sarà certo il nemico Xylella, ma il Salento, l'ambiente, millenni di tradizioni, un popolo, una intera cultura e identità. Ora gli artefici di questo crimine che sta per colpire a morte il salento, meritano di essere portati difronte al Tribunale Internazionale per i crimini contro l'umanità e l'ambiente.


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