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YES HE DID, Obama di nuovo presidente.

Creato il 07 novembre 2012 da Vittorionigrelli @vittonigrelli

YES HE DID, Obama di nuovo presidente.

Barack Obama rimane presidente degli Stati Uniti ancora per quattro anni, battendo il candidato repubblicano Mitt Romney con 303 voti contro 206.

Il Presidente festeggia la vittoria a Chicago, la stessa città dove aveva festeggiato la sua prima vittoria nel 2008, seguita dal suo discorso più ricordato.

Il discorso del nuovo presidente, forse il migliore di tutta la campagna elettorale, riprende di nuovo il tema della speranza, cavallo di battaglia della sua candidatura di quattro anni.  Ma non c’è solo hope nelle parole di Obama, ma anche tantissima determinazione e voglia di combattere per il popolo americano e per il proprio paese.

<<Il meglio deve ancora venire>> dice il Presidente alla folla estasiata a Chicago

La vittoria di Obama gira velocemente in tutto il mondo. I social networks, in particolar modo Twitter e Facebook, non parlano altro che del nuovo presidente. Persino le celebrità di Hollywood esultano (Lady Gaga, Beyonce). L’Empire State Building si colora di blu, il colore dei democratici.

Obama ha vinto nei paesi più tradizionalmente democratici, ma la vittoria è arrivata dopo la conquista degli stati dell’Ohio, Iowa, Pennysilvania e Wisconsin, grazie ai quali ha superato i 270 voti elettorali e vinto, assicurandosi altri quattro anni come presidente degli Stati Uniti.

Nonostante il Presidente sia riuscito a conquistare gli stati più contesi alla vigilia, l’America si trova ancora una volta divisa in campagne elettorali al 51-49% e la tensione fra le due opinioni politiche, democratica e repubblicana, va sempre crescendo.

La sconfitta di Romney è stata determinata da pochi voti e secondo il voto popolare, il candidato Repubblicano era in pieno vantaggio. Questo significa che Obama dovrà affrontare il fatto che una buona parte degli americani non sia soddisfatta del “nuovo” presidente e che sarà pronta a supportare un’alternativa repubblicana.

Ma Obama sembra riconoscere a pieno la necessità di un dialogo con i repubblicani.

“La politica non ci divide poi così tanto” dice. “Non siamo cosi cinici come credono. Siamo più grandi delle nostre ambizioni messe assieme, e valiamo più di un insieme di stati blu e rossi. Siamo e sempre saremo gli Stati Uniti D’America”.

Obama e le donne

YES HE DID, Obama di nuovo presidente.

La vittoria di Obama è stato determinata sopratutto dal supporto della comunità latina e dalle donne. 

La campagna elettorale di Obama del 2012 si è concentrata molto sul gentil sesso, supportata dal movimento delle “Women for Obama“, gestito dalla First Lady Michelle Obama.

Secondo i dati della CNN, 55% delle donne hanno votato per Obama, contro il 44% che ha votato per Mitt Romney.

Dove Obama ha fallito nel conquistare gli uomini, ha vinto conquistando le donne. E questo è stato un fattore determinante della sua vittoria.

Il candidato repubblicano ha avuto molte difficoltà nel comunicare con le donne fin dall’inizio, a causa dei commenti riguardo l’aborto, lo stupro ed i contraccettivi. Si è dimostrato vago e poco interessato all’eguaglianza sui posti di lavoro e supportato una legislazione che possa permettere gli i datori di lavoro di rifiutarsi di coprire il costo della pillola anticoncezionale.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso però è stata il rifiuto da parte di Mitt Romney di finanziare Planned Parenthood, Fondo di azione per la paternità/maternità pianificata che si occupa della legislazione abortista, dell’educazione sessuale e del dibattito sul tema dell’aborto.

Il supporto della comunità ispanica

YES HE DID, Obama di nuovo presidente.

Ma non sono solo le donne ad essere state conquistate dal Presidente, ma anche la comunità ispanica, di cui il 75% ha deciso di votare Obama.

Con il crescente numero di immigrati latino-americani, il partito Repubblicano aveva bisogno di adattarsi ai cambiamenti e cercare di stabilire un dialogo con la comunità.

La comunità latina si è sentita ascoltata dal partito democratico, soprattutto dopo l’iniziativa del “The Dream Act”, riforma che aiuterebbe i giovani senza documenti o permessi di soggiorno a non essere deportati.

Il partito repubblicano invece si è dimostrato molto titubante riguardo alla questione dell’immigrazione clandestina. Inizialmente supportava l’idea di imporre delle leggi anti clandestini senza documenti in Arizona, South Carolina, Georgia, Indiana e Alabama.

Dopo essersi reso conto dell’enorme gaffe, Romney si era rimangiato tutto durante gli ultimi mesi della campagna elettorale, dicendo di voler trovare una soluzione per i giovani clandestini senza document.

Ma ormai il danno era stato fatto e la comunità latina aveva già deciso per chi votare.

Cosa aspettarsi?

Se in questi quattro anni è riuscito a far sognare una parte degli americani, nei prossimi quattro Obama dovrà dimostrare quanto vale e mettere in atto ciò che ha promesso durante le campagne elettorali.

“Lavoro per finire ciò che ho iniziato in questi quattro anni” dice Obama a Chicago.

I prossimi quattro anni saranno decisivi per il futuro dell’America e Obama lo sa. Gli americani che lo hanno votato si aspettano progresso in campo economico, più sicurezza, più uguaglianza e azione per quanto riguarda la politica estera.

Saranno quattro anni impegnativi per l’America, e per tutto il mondo che rimarrà ad osservare. Possiamo veramente solo sperare che le cose possano veramente  solo migliorare.



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