Magazine Diario personale

You’ll be a lover in my bed. And a gun to my head.

Da V

<> LaBionda esclama improvvisamente. Mi sto dando lo smalto mentre ascolto il reportage settimanale della vita amorosa della mia amica. <>,rispondo distrattamente mentre finisco l’ultima unghia. Lei ride. <> Mi sembra di essere tornata al liceo,quando si girava verso di me e mi bisbigliava- rigorosamente durante la lezione di matematica- domande di cui pensava avessi le risposte. E non importava se mi chiedeva di passarle il compito di filosofia,di prestarle le matite colorate o di risolvere la sua (auto)incasinata vita:io, per lei,so tutto. In realtà so solo difendermi. E darmi lo smalto.Se penso a qualcuno e mi ritrovo a sorridere senza sapere il perché,ecco,li capisco di essere fottuta. Non ci sarà ritorno,non ci saranno muri,non ci sarà che quella persona nella mia testa. Ma LaBionda non lo saprà mai,ho un’immagine da difendere.
Cerchiamo l’amore nelle cose sbagliate,in quello che l’altro ci può dare. E vogliamo regali che brillano,vogliamo qualcosa da mostrare agli altri come pegno di un amore che non li riguarda,vogliamo belle case in cui nasconderci perché guardare la stessa faccia per anni senza arrivare ad odiarla,non è facile.
Io non sono una da gioielli,ma da gesti eclatanti,da scene da film. Un lui stonato che ti canta orrende canzoni svegliando il vicinato,cartelli che gridino pubblicamente il suo amore,una corsa trafelata all’aeroporto per fermarmi prima di prendere un aereo che mi porterà lontano. Soffro della sindrome delle principessa,solo che le mie gonne sono un po’ più corte e la ricompensa non è il mio regno.

Poi c’è la vita. La vita che puntualmente ti presenta pile di piatti da lavare,raffreddori che ti riducono ad uno straccio,scelte difficili da compiere,valige da fare e da disfare,persone da perdere, da salvare, mutui, bollette,rughe, frigo vuoti,capelli bianchi, figli moccicolosi,serate noiose,sesso frettoloso,silenzi. E non si capisce più cosa sia l’amore,dove si sia nascosto. Si regalano cose,non si parla più. E poi si abbandona,magari per una puttana russa.

E quindi se l’amore non è nei gesti spettacolari che durano il tempo di un sorriso né nel tedio del quotidiano,stiamo tutti rincorrendo qualcosa che in realtà si può ridurre a qualche ormone e all’incapacità dell’essere umano di rimanere da solo?
LaBionda parla di qualcuno che si farà o forse no,dipende se pioverà o meno. Credo. Ho smesso di seguirla,guardo lo smalto rosso che si sta asciugando sulle mie unghie. A lei piace riempire i vuoti di parole,di storie andate a male e di uomini senza palle. È il suo modo di sentirsi amata,accettata,desiderata.

Forse.

Se.

Se qualcuno riesce a vedere la tua fragilità,ad osservare il tuo abisso più nero senza perdersi,senza spaventarsi,senza dirti che sei rotta dentro,ma tendendoti la mano … Ecco,quello -forse- è amore.

 

V.

 

V.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog