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Yugoland – in viaggio per i balcani, andrea ragona e gabriele gamberini, beccogiallo editore

Creato il 02 novembre 2012 da Atlantidelibri

La vocazione dell’editore Beccogiallo a proporre al lettore un quadro esaustivo della realtà che ci circonda è ormai nota. Ecco un altro brillante capitolo della sua storia editoriale.

“Guida contro-turistica ad un paese che (forse) non c’è più. Costruita sul campo con testi, disegni e foto dal viaggiatore eco-sostenibile Andrea Ragona e dall’artista Gabriele ” recita la descrizione del testo.

Andrea Ragona è un viaggiatore ecosostenibile, e ha compiuto questa discreta impresa principalmente con la sua bicicletta o a piedi, alla scoperta di un Paese che c’era, la Yugoslavia, e ha affidato a Gabriele Gamberini il compito di affiancare immagini e illustrazioni ai testi. Un reportage – diario di viaggio – narrazione coi fiocchi, composto da tanti piccoli tasselli, per capire storia e realtà dei nostri vicini di casa . Un libro affascinante e accattivante (anche nel pratico formato: potete portarlo con voi mentre pedalate, in una tasca), originale per stile e narrazione, puntuale nei riferimenti. Serve altro?

“La Jugoslavia è una bici. Il manubrio è la Croazia, perché la sua guida, il maresciallo Tito, era croato. Il telaio, la struttura portante, è la Serbia. I pedali, motore economico del tutto, la Slovenia. Le ruote, amalgama delicato di aria, acciaio e gomma, sono la Bosnia. La sella,  che si sfila dal telaio senza clamore, il Montenegro. La catena, piccola parte a servizio del tutto, la Macedonia. E infine il campanello: il Kosovo. Nel 1989 si è messo a suonare. Ma nascosto dal frastuono del muro che cadeva, nessuno l’ha sentito”.

YUGOLAND – IN VIAGGIO PER I BALCANI, ANDREA RAGONA E GABRIELE GAMBERINI, BECCOGIALLO EDITORE

Scritto da: Andrea Ragona (membro del Consiglio Nazionale di Legambiente)
Illustrazioni e fumetti di: Gabriele Gamberini (pittore e disegnatore)
Caratteristiche: 256 pagine, colori, emissioni di CO2 compensate con il progetto AzzeroCO2

Dagli ultranazionalisti serbi al più grande (e selvaggio) Festival della Tromba del mondo, dalla guardia del corpo del Maresciallo Tito che si reinventa produttore di Rakija (la temibile grappa balcanica) alla statua di Rocky eretta in segno di ambigua prosperità occidentale, Yugofobici contro Yugonostalgici, truffe e bassi espedienti di frontiera. Vignettisti resistenti, redazioni di giornali che prendono misteriosamente fuoco, la vera storia degli elefanti di Brijuni (la residenza del Maresciallo Tito). Tutto questo (e molto altro ancora) è Yugoland. Istria, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia, Montenegro, Macedonia e ritorno. Belgrado, Zagabria, Sarajevo, Mostar, Skopje conosciute e vissute in auto, in bici, a piedi.

Una guida controturistica fatta di parole, foto, illustrazioni e fumetti.

“Questo libro è un invito a partire. Come un taccuino pieno di tasche dove infilare gli indirizzi raccolti per strada, i pezzi di vita attraversata, le foto rubate, le matite, gli acquerelli. Buon viaggio a tutti.” dalla prefazione di Luka Zanoni, Osservatorio Balcani e Caucaso

“I giovani costruiranno dei Balcani diversi se avranno voglia e forza di democratizzare la società lungo il sentiero della diversità. Sarà questo il modo migliore per riparare agli errori della mia generazione” dall’intervista a Svetlana Broz, nipote di Tito

Informazioni di servizio: le emissioni di CO2 prodotte da Yugoland sono state interamente compensate con il progetto AzzeroCO2: http://www.azzeroco2.com.



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