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Zelda di Connie Furnari

Creato il 14 dicembre 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Zelda di Connie FurnariIl magnifico racconto “Zelda” di Connie Furnari non è solo la storia di due ragazze, due giovani streghe, Sheila e Zelda, appunto. Ragazze che un tempo sono state migliori amiche e che, da quando Sheila, ricevuta l’iniziazione a strega qualche mese addietro, è stata stregata, scusate il bisticcio di parole, in senso negativo dal potere, anzi dai poteri, che ha via via sviluppato, cominciando, come dice Zelda nel racconto, a giocare sporco. Il racconto “Zelda” narra una storia più profonda, una storia di sentimenti, di amicizia, quella che legava le due giovani streghe, di amore, quello che lega Zelda e Paul, un nuovo ragazzo arrivato alla scuola frequentata da Sheila e Zelda, di invidia e rancore, di Sheila nei confronti di Zelda, che le viene continuamente indicata come pietra di paragone in tutto, nello studio e persino in ambito stregonesco.

La proverbiale goccia che fa traboccare il vaso di amarezza, invidia e rancore è proprio Paul, il ragazzo che Sheila, da sempre più spavalda e “cacciatrice” di Zelda, aveva puntato e che la rifiuta prefendole la goffa e impacciata, nonchè timidissima Zelda. Questo, che Sheila vive come un affronto vero e proprio, fa scatenare Sheila che, prima crea un clima invivibile a Zelda all’interno del liceo che entrambe frequentano, diffondendo dicerie di ogni tipo su come Zelda le avrebbe “rubato” il ragazzo che le piaceva, quindi tenta, sempre seminando dicerie di ogni tipo, di renderla invisa anche all’interno del clan di streghe del quale le due ragazze fanno parte, ormai a pieno titolo, da quando la stessa Zelda ha ricevuto l’iniziazione.

Per cercare di appianare le cose all’interno del clan di streghe la strega guru del clan, colei che si è da sempre occupata di istruire le giovani streghe, chiama a rapporto Sheila. Alla riunione presenzia anche Zelda restando testimone dell’uccisione della vecchia strega da parte di una sempre più indemoniata Sheila la quale, facendo sfoggio di un trucco di magia nera, scambia il suo corpo con quello di Zelda scagliando sulla ormai ex amica un incantesimo che la lascia priva di sensi per un paio di giorni. Prima di lasciare il “luogo del delitto” Sheila, che ormai per tutti è Zelda avendo preso possesso del suo corpo, lascia un messaggio a Zelda invitandola, per così dire, a recarsi al faro per uno scontro finale dall’esito del quale dipenderà non solo la vita di una delle due giovani streghe ma anche quella di Paul, il ragazzo conteso.

Con il racconto “Zelda” Connie Furnari ci regala, con la sua solita classe ed eleganza, una nuova storia di sentimenti che incatena il lettore dalla prima all’ultima pagina. Una storia nella quale, anche se è fin troppo chiaro chi sia la buona e chi invece la cattiva tra Sheila e Zelda, è impossibile, almeno lo è stato per me, non provare una sorta di pietà per Sheila pensando al meccanismo che l’ha portata ad accumulare tanto rancore nei confronti della sua ex migliore amica. Perchè, diciamocelo in confidenza, a quanti di voi è capitato, almeno una volta nella vita, di essere paragonato ad un amico o un’amica che magari era più diligente a scuola ed a quanti è capitato, come conseguenza di questo paragone, di arrivare a mal sopportare l’amico o l’amica “pietra di paragone”? Poi, magari, il tutto si è ricucito perchè, in fondo in fondo, l’amico o amica di turno nemmeno sapevano di essere portati così ad esempio. Però quanto ci hanno feriti certi confronti? A me è capitato, a volte, quando frequentavo le scuole medie, di essere paragonato ad un amico d’infanzia che passava ore e ore e ore sui libri mentre io ci passavo (sui libri) lo strettissimo indispensabile e a volte nemmeno quello e, lo confesso, sono arrivato a provare antipatia verso quel mio amico. Poi tutto è passato, però lì per lì il dolore del confronto l’ho sentito eccome! E proprio questo ricordo mi ha portato, pur facendomi parteggiare per la “buona” Zelda a provare compassione per la “cattiva” di turno, vale a dire Sheila e a detestare, letteralmente a DETESTARE, la madre di Sheila, rea dei continui confronti tra la figlia e Zelda.

Come dite?

Ah!

Vi ho lasciati in sospeso con la vicenda dite?

E’ verissimo ma non pretenderete mica che vi sveli tutto, guastandovi il gusto della lettura, vero?

Quindi, se proprio volete sapere tutto, ma proprio TUTTO, del fantastico racconto “Zelda” di Connie Furnari non vi resta altro da fare che gustarvi il racconto dalla prima all’ultima pagina lasciandovi rapire da questa storia appassionante ed avvincente, oltre che stupenda!

Grazie a tutte e tutti voi per la pazienza e l’attenzione e arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e, come sempre, Buona lettura!

:)

Con simpatia!

:)



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