Magazine Diario personale

Zootropolis. Isis.

Da Stefano Borzumato @sborzu
darospoaprincipe

Folle? Non direi.

Folla, piuttosto... Folla in piazza. Prede in piazza.

Fiction e realtà si confondono sempre più.

Male e bene si confondono sempre più.

Ciò che i media mainstream fanno apparire limpido, la realtà dimostra essere torbido. 

Chi è preda? Chi predatore?


darospoaprincipeZootropolis, prodotto della Disney lanciato con la supervisione di John Lassiter, non è un film per bambini: è un giallo ben costruito che nulla a che vedere con le belle favole di una volta. I Martoniani stanno prendendo il sopravvento in ogni genere!

Le brillanti citazioni cinefile sono molteplici e ben riuscite: Ufficiale e gentiluomo nella fase di addestramento della coniglietta Judy Hopps; Il ragazzo di campagna quando Judy prende la camera in città; Il padrino nella figura di Mr. Big; la celebre scena tra i nudisti di Uno sparo nel buio quando entrano nel centro yoga; etc, etc.

Quale il nesso con l'Isis sventolato all'inizio?

L'Isis non è un argomento per giornalisti generalisti, intanto: è uno sporco affare d'interessi  economici internazionali che nulla a che vedere con la religione.

Nella storia 'mussulmani contro cristiani', l'attentato di Ankara con un'autobomba e la strage nei resort in Costa d'Avorio sono  solo patetiche citazioni di attentati precedenti.

É l'uso della paura come valido strumento di governo a diventare interprete principale sia nel lungometraggio animato che nella storia contemporanea reinterpretata alle diverse latitudini.

É davvero un sogno la vita comunitaria pacifica?

'É giusto avere dei sogni: importante è non crederci troppo', enuncia incoraggiante il padre di Judy Hopps, contadino figlio di contadini, da sempre residente ne La Tana dei Conigli (in campagna).
'Non fare niente di nuovo è il modo migliore per non fallire', le ricorda accomodante la madre.
Eppure Judy vuole solamente diventare una poliziotta nella grande e movimentata città, contrapposta alla statica campagna e simbolo fantastico dell'avvenuta integrazione tra prede e predatori: 'A Zootropolis ciascuno può essere ciò che vuole'. Ma è poi davvero così?

Sono spariti 14 predatori: morti? Rapiti? 

L'antropomorfizzazione degli animali è completa: chi appariva carnefice è diventato vittima. Come nella vita reale, in effetti: i Turchi appaiono alla stregua di vittime, oggi. Eppure molte delle bombe sganciate in Siria e in Iraq negli ultimi mesi sono turche. La retorica dei media nostrani è ben strana: chi reagisce in alcuni casi è considerato partigiano, in altri terrorista. Dipenderà dai gobbi, suggeritori che raccontano la storia.

Judy la coniglietta, naturalmente preda, si troverà catapultata rocambolescamente nell'indagine e, avvalendosi del sapiente aiuto di un 'uomo di mondo' quale è la volpe Nick (un predatore naturale), riuscirà a districare il bandolo dell'intricata matassa.

É allora lecito sperare: uniti si vince! Nei cartoni animati. E solo a mistero risolto: prima, infatti, Nick afferma sconfortato: 'La vita reale non è un cartone animato dove con una canzoncina i sogni si realizzano'.

Noi spettatori lo sappiamo bene: le storie proiettate hanno sempre un lieto fine. E quelle vissute? I giovani della nostra epoca non hanno il flato di Judy: sono spaventati. Rassegnati. Demotivati. Debosciati. Seguono passivamente il concetto di vita imposto da chi comanda. L'ineluttabile governa la vita di tutti. Mr. Big dice: 'Ci saremo pure evoluti, ma restiamo sempre animali'.

darospoaprincipeSolo Nick e Judy combattono per un mondo migliore: nel mondo reale accusiamo parecchio la mancanza di figure simili. Dove sono la nostra coniglietta sognante e la nostra volpe non sconfitta dalla vita? Il senso di frustrazione, ricordiamolo, sa essere molla assai valida per compiere qualunque tipo di empietà.

Come si chiude il film? Con il classico messaggio di speranza: 'La vita reale è complicata, d'accordo. Ma provate comunque a rendere il mondo un luogo migliore: il cambiamento parte da ognuno di noi'. Titoli di coda. Sorrisi tra gli spettatori.

Come si conclude la lotta all'Isis? Con un altro po' di bombe.  E con la creazione di un nemico più forte quando questo perderà appeal. Sipario. Angoscia tra gli attori. Che siamo noi.


Ci sono due forze motrici fondamentali: la paura e l’amore. Quando abbiamo paura, ci ritraiamo indietro dalla vita. Quando siamo innamorati, ci apriamo a tutto ciò che la vita ha da offrire con passione, entusiasmo, e l’accettazione.John Lennon


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