Così, Bond, per riparare ad un danno di "immagine" dei servizi segreti inglesi, si ritrova a pedinare un pericoloso "banchiere del terrorismo". Inseguimento che, dal Madagascar, all'America, dall'Italia, alla Svizzera, fino a giungere in un casinò nel Montenegro, miete le sue vittime e brucia milioni di dollari in uno sventato attentato ad un prototipo di velivolo commerciale. Una sfida a poker, sul piatto cento milioni di dollari, nessuna regola. Un film carico di tensione, mozzafiato, realistico, emozionante, pieno di tutti gli ingredienti necessari a trasformare un film di spie in una pellicola memorabile. Craig si comporta in modo eccellente, il suo sguardo di ghiaccio, le sue movenze sicure, anche nei momenti di azione, lo incoronano successore dei mostri sacri Connery e Moore. Gli effetti speciali sono discreti e sempre realistici, niente esagerazioni e/o violazioni delle regole imposte da madre natura. Uomini contro uomini. Addestrati a superare le avversità e, a tuffarsi volontariamente in quelle situazioni dove, normalmente una persona normale tenderebbe ad allontanarsi per istinto. Non manca lo humor, nessuna scena che faccia veramente ridere, non sarebbe inglese... giusto il sorriso, un momento leggero per alleggerire troppa tensione.Era tanto che non vedevo un film di 007 che mi facesse uscire dalla sala soddisfatto.
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