La musica era ormai stata influenzata dall'avvento di Elvis e il pubblico era aperto a nuove mode e nuove tendenze, iniziavano a sentirsi le prime chitarre distorte e i primi "urlatori" del rock and roll.
I Rolling Stones avevano dato una grande svolta alla musica già con i primi dischi, ponendo in risalto le chitarre e la batteria incalzante, con ritmi semplici ma incisivi, unendo blues e puro rock garage.
Tutto appariva incredibilmente giovane e fresco, tanto che già nel 1965 centinaia di gruppi seguivano le orme degli Stones.
I Beatles realizzano il cambiamento che porta alla musica che oggi ascoltiamo, trasformano le radici blues e jazz, comuni a tutta la musica moderna, in qualcosa di molto piacevole da ascoltare ma non banale, anzi estremamente curato nei testi e nella composizione.
Brani che ancora oggi dopo più di 40 anni non hanno perso nulla della loro freschezza e originalità.
Nacquero generi come il garage (che univa elementi di musica punk inglese), il freakbeat, di indubbia influenza Beatles, ma il tutto appariva incredibilmente nuovo.
A questo si aggiunse Jimi Hendrix uno dei più grandi chitarristi della storia, il quale apportò una buona dose di psichedelia con un autentico virtuosismo musicale.
-i Velvet Underground che con Lou Reed autore dei testi, cambiarono radicalmente la definizione di rock.
Autori di soli 4 album, i Velvet Underground scrissero due pietre miliari del rock: The Velvet Underground & Nico e White Light/White Heat.
Da ascoltare l'album di esordio omonimo,il successivo Strange Days e l'album della rinascita Morrison Hotel, che contiene la stupenda Roadhouse Blues.
Nascono formazioni storiche come gli Animals e gli Yardbirds, dove suonava un certo Eric Clapton, altro grande su cui girerà gran parte della musica degli anni 70.
Erano anni di grandi fermenti e sono tanti i gruppi inglesi di successo, fra tutti meritano una citazione i Kinks, gli Small Faces e gli Who.