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02: Una Serie Di Drammatici Eventi, ovvero il nuovo album dei Dream Theater

Creato il 12 settembre 2012 da Baietta25 @baietta25

02: Una Serie Di Drammatici Eventi, ovvero il nuovo album dei Dream Theater

I Dream Theater nel 2011


ATTENZIONE, QUELLA CHE STATE PER LEGGERE NON E' UNA RECENSIONE MA SEMPLICEMENTE UNA RACCOLTA DI PARERI STRETTAMENTE SOGGETTIVI
Finalmente dopo due anni di attesa (l'ultimo lavoro risaliva al 2009) i Dream Theater tornano con il nuovo CD:
A Dramatic Turn Of Events
Questo album segna una svolta epocale per il gruppo, dal momento che il loro storico batterista Mike Portnoy ha abbandonato il gruppo a causa di divergenze tecniche (!?). Il suo ruolo è stato assegnato, dopo una serie di audizioni (che potrete trovare su YouTube), al leggendario Mike Mangini, già batterista di Steve Vai durante alcuni tour. Siamo veramente davanti a un buon CD? I cinque ragazzi sono riusciti a risollevare le sorti di un gruppo che durante gli ultimi tre anni non aveva dato il suo meglio?
La Band James LaBrie - VocalsJohn Petrucci - GuitarsJohn Myung - Bass GuitarJordan Rudess - Keyboard Mike Mangini - Drums
La CopertinaPrima di parlare delle tracce bisogna discutere di una cosa sicuramente importante per un CD musicale. Una di quelle cose che ci possono spingere all'acquisto di un disco: la copertina

02: Una Serie Di Drammatici Eventi, ovvero il nuovo album dei Dream Theater

L'artwork realizzato dall'artista Hugh Syme
(Clicca per vedere l'immagine in alta definizione)

Devo essere sincero, a me la copertina pice molto, mi trasmette un senso di pace che poche altre immagini mi hanno dato. Secondo il cantante James LaBrie tutti gli artwork sono una metafora della ricerca di equilibrio e io concordo pienamente. La copertina è stata realizzata, così come per Octavarium, Systematic Chaos e Black Clouds & Silver Linings, dall'artista Hugh Syme ovvero un uomo con alcuni "problemi mentali".
Le TracceIl momento è giunto, il Cd è nello stereo, parte la prima traccia:
  1. On The Backs Of Angels: La prima traccia dell'album si apre con il gabbiani dell'ultima canzone del CD precedente (Il Conte Della Toscana - The Count Of Tuscany) mixati ad un bellissimo effetto realizzato con l'app Morphwiz (creata dal tastierista Jordan Rudess). La canzone è una di quelle classiche dei Dream Theater con riff di chitarra piuttosto duri e classico ritornello melodico. Durata 8:43
  2. Build Me Up, Brake Me Down: intro elettronico e urli sproprzionati nella controvoce del ritornello per una delle canzoni più debli di tutto l'album, ma fortunatamente se questa è la peggiore il CD promette bene... Nonostante alcuni piccoli difetti la canzone scorre bene e rimane in testa. Durata 6:59
  3. Lost Not Forgotten: le cose si fanno interessanti. La prima canzone veramente interessante di tutto il CD. Tipici temi epici delle classiche canzoni di 16/17 minuti dei Dream Theater, l'unica particolarità? Dura solo 10:12. E' come spararsi nel cervello una dose di adrenalina. Non so voi, ma a me qusta canzone mi gasa tantissimo e i toni epici del pezzo sono meravigliosi.
  4. This Is The Life: primo dei tre lenti presenti su questo CD. Che dire il finale ricorda molto quello di Octavarium, non tanto per le melodie ma per l'atmosfera che si viene a creare. Bellissima. Durata 6:57
  5. Bridges In The Sky: ci siamo. Il momento è arrivato. Finalmente dopo tre lunghissimi anni posso dirlo: "I Dream Theater sono tornati". Un pezzo epico della durata di 11:01 con tutte le classiche sonorità dei Dream e un ritornello che mi ha fatto venire i brividi (e posso ammetterlo anche qualche lacrimuccia di nostalgia). Stupendo.
  6. Outcry: strepitosa. Le sonorità sono praticamente le stesse di Metropolis Pt1 così come la struttura della canzone in sè. Un suono di chitarra molto cupo e parte strumentale nel centro fenomenale. Questa è senza ombra di dubbio la traccia più difficile da digerire, ma con il tempo la si assimila alla perfezione. Durata 11:24
  7. Far From Heaven:  vi ricordate le tracce finali di Images And Words? Si si proprio Wait For A Sleep e Learning To Live. Bene in questo CD i Dream Theater ci ripropongono la stessa formula (abbandonando le classiche canzoni da 20 e passa minuti degli ultimi album) e questa canzone, della durata modesta di 3:56, serve semplicemente a introdurci le sonorità di...
  8. Breaking All Illusions: non ho parole. Bellissima. Un caplolavoro assoluto. In questo punto del CD ho avuto un vero e proprio "orgasmo celebrale". Tutta la canzone è un vero e proprio capolavoro. Controtempi assurdi, assoli meravigliosi e un cantato da brividi. Scritta dal bassista John Myung (già scrittore di Learning To Live) quindi sappiamo cosa aspettarci. Durata 12:26
  9. Beneath The Surface: ultima canzone dell'album è una ballata classica e molto lenta. Non ho molte parole da dire stupenda, ma credo che a questo punto anche 10 minuti di vuoto sarebbero andati benissimo. Durata 5:26
Commenti Personali
Credo che di commenti personali ne ho fatti abbastanza comunque per ricapitolare il CD mi è piaciuto veramente tanto e l'avvento di Mike Mangini ha sicuramente portato una ventata di aria fresca alla band. Il CD non sarà perfetto, ma possiamo paragonare questo momento a quello che i magnifici cinque passarono durante la scrittura di Falling Into Infinity... E voi vi ricordate che CD è uscito dopo vero ?
VOTO: 8,5
Per concludere vi lascio con la mia preferita: Outcry

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