Si dissolvono nel cuore della notte come profumo sparso sulle piastrelle come fosse sangue di vetri rotti che tagliano ogni possibilità di recupero. Tutto è finito in quello schianto. Schegge, frammenti intorno. Ghiaccio.
Si dissolvono di notte come esigenze mai ascoltate costrette a uscire a piedi scalzi strascinandosi fuori dal portone. Umidi e nudi. Come i morti quando tornano da un viaggio e non hanno più sguardo.
Si dissolvono come alcool dal bicchiere quando il vino è troppo forte per berlo e lo continui a rigirare tra le dita. Sfumano via, rarefazione.
Se ne vanno. E non li ricordi più.
Sogni.