05:30 am

Da Scorretoblog
Sì svegliò, non avendo dormito altro che un’ora scarsa. Il buio, avvolgendola, la guidava attraverso le stanze. D’improvviso, ma non inaspettatamente, si vestì e si diresse verso il mondo, alle spalle la casa. Accese la macchina e ruppe il silenzio con una serenainevitabilità: non con violenza. L’acceleratore danzava silenziosamente su e giù avaramente abbracciato al suo esile piede nudo. Arrivò e scese dall’auto, i piedi ora sull’erba. Una fresca rugiada la fece sobbalzare. Ad un tratto il sole nacque in un delicato silenzio e ogni fiore resuscitò. Lei, a vedere tutta quest’immensità, sorrise, con una lacrima sulle labbra.