Più di 15 operatori che, con oltre 17 impianti alimentati da più di 3,5 milioni di tonnellate annue di biomasse solide e i suoi 3 mila addetti (diretti e indiretti), rappresentano il 60% dell’energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W. prodotta in Italia attraverso questa fonte rinnovabile.
Questi sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano il nuovo Comitato “EnergiaEnergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J) da Biomasse Solide”, nato con l’obiettivo di tutelare il settore, seriamente messo a rischio dal cambio del regime tariffario che andrà a soppiantare i Certificati VerdiCertificati Verdi
I certificati verdi, introdotti con il cosiddetto decreto Bersani sulla liberalizzazione del settore elettrico, costituiscono una forma di incentivazione dell'energia prodotta con fonti rinnovabili. Essi vengono assegnati agli impianti rinnovabili entrati in funzione dopo il 1° aprile 1999 che producono energia elettrica, ad esclusione della fonte solare. Dal 2002, produttori e importatori di energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili hanno l'obbligo di immettere ogni anno in rete una certa quota di energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. L'obbligo può essere soddisfatto anche attraverso l'acquisto di CV da altri soggetti. La quota imposta (cioè la percentuale di energia da rinnovabili rispetto a quella prodotta con fonti tradizionali) è decretata per legge..
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse - con il conseguente collasso del settore. Il nostro è un comparto che genera molteplici benefici per il sistema Paese. Oltre a tutelare l’ambiente, grazie a una combustionecombustione
Processo chimico esotermico (ovvero che comporta sviluppo di calore) in cui il combustibile si combina con l'ossigeno presente nell'aria oppure appositamente separato (comburente). La reazione di combustione avviene previo innesco localizzato (accensione). controllata e un regolare utilizzo delle biomasse residuali, altrimenti destinate alla discarica o peggio bruciate in modo inidoneo, tale settore contribuisce alla corretta manutenzione del patrimonio boschivo, permettendo il taglio selettivo e sostenibile nonché il recupero della materia prima, diversamente a carico dello Stato e degli Enti pubblici. Inoltre, il 90% delle biomasse impiegate è di provenienza italiana, con un ritorno positivo anche sul settore agricolo, grazie alle produzioni agroenergetiche, alla valorizzazione dei terreni marginali e all'impiego dei sottoprodotti e ai numerosi accordi di filiera sottoscritti con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. E’ bene poi ricordare che l’energia pulita, prodotta mediante questa fonte, a differenza delle altre rinnovabili, come l’eolico o il fotovoltaico, non dipende da fattori ambientali e pertanto assicura una regolarità e una stabilità di fornitura elettrica per oltre 8 mila ore l’anno.”
Conclude Tonon: “l’incentivo a questo comparto va a coprire i costi operativi e di gestione corrente degli impianti, al pari di un settore industriale, e oltre il 20% di quest’ultimo rientra quindi nelle casse dello Stato sotto forma di tasse, di oneri fiscali e di oneri contributivi. A fronte di una modifica dell'attuale versione del decreto, che comporterebbe un esborso di circa 50 milioni di euro, il Governo rischia di perdere il prossimo anno un settore in grado di garantire un mercato di approvvigionamentoapprovvigionamento
Insieme di attività finalizzate al reperimento dei quantitativi materie prime necessarie allo svolgimento delle attività economico-produttive di un Paese consumatore. di biomasse legnose per circa 250/300 Mln/anno, senza contare il costo sociale derivante dalla chiusura degli impianti, la cassa integrazione per gli addetti e le ripercussioni economiche su un indotto di rilevanza nazionale”.
Questa istanza è stata peraltro già rappresentata con forza nella comunicazione congiunta del 15 luglio 2015 di Assoelettrica e Assorinnovabili - inviata all’attenzione del Ministro Guidi (MISE) e del Ministro Galletti (MATTM) - evidenziando come il settore delle biomasse solide generi un gettito fiscale comparabile all’impatto delle misure di stabilizzazione dell’incentivo, necessarie a evitare il collasso del comparto e fondamentali per la sopravvivenza di quest’ultimo.
Già attivo da due anni, nel Comitato EBS confluiscono le più importanti aziende produttrici di energia elettrica da fonti rinnovabili, attraverso l’uso esclusivo di biomasse solide: Biolevano, Biomasse Crotone, Biomasse Italia, Bonollo Energia, C&T, Enomondo, Serravalle Energy, Ital Green Energy, San Marco Bioenergie, Sardinia Bio Energy, Sicet, SPER, Tampieri Energie, Zignago Power.