Le indagini sull'
omicidio di Silvia Gobbato potrebbero essere giunte ad una svolta. Silvia Bobbata,
avvocatessa di 28 anni della
provincia di Udine, venne uccisa a coltellate mentre faceva jogging. E' stato fermato e condotto in caserma dai carabinieri un uomo di 36 anni originario di Pozzuolo del Friuli. L'uomo a quanto pare avrebbe confessato l'assassinio di Silvia Gobbato. Al momento del fermo l'uovo aveva un coltello sporco di sangue.Ancora indagato
Giorgio Ortis, amico e collega di
Silvia Gobbato nonché figlio del titolare dello studio legale presso il quale Silvia lavorava.L'uomo fermato era in cura per problemi mentali, ma è presto per trarre conclusioni tanto che il procuratore Antonio Biancardi, ribadische che: "Al momento non ci sono indizi tali da portare all'incriminazione di nessuno.
Non c'è alcun indagato in senso stretto. E dunque non è assolutamente il caso di puntare il dito su nessuno".Rosi Toffano, avvocato di Giorgio Ortis, ha ricostruito la vicenda spiegando che i due hanno iniziato a fare streching assieme ma: "Poi entrambi hanno iniziato a correre e si sono dati appuntamento 40 minuti più tardi alla panchina vicino a dove avevano parcheggiato, proprio dove inizia la stradina. Giorgio ha corso fino all'incrocio con l'Osovana. Si è fermato alcuni istanti a prendere fiato e poi è tornato indietro. Poco dopo ha incontrato Silvia che stava correndo lungo il percorso, l'ha sorpassata e salutata ribadendo l'appuntamento a breve. Successivamente lui è tornato all'inizio della stradina, si è seduto sulla panchina e ha aspettato un po'. E, visto che l'amica tardava, ha deciso di andarle incontro. Ed è stato allora che ha incontrato l'uomo che gli ha dato la terribile notizia".
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