Si è spento oggi a El Cairo il divo egiziano Omar Sharif, uno degli attori più popolari degli Anni '60, amatissimo interprete del medico Yuri Zivago in uno dei film di maggior successo nella storia del cinema, Il dottor Zivago. Sharif, che aveva 83 anni di età, continuava ad apparire in piccoli ruoli per cinema e Tv; poche settimane fa, i suoi familiari avevano reso noto che l'attore soffriva del morbo di Alzheimer. Omar Sharif, nome d'arte di Michel Demitri Shalhoub, era nato ad Alessandria d'Egitto il 10 aprile 1932 da una coppia di immigrati libanesi, e dopo i 20 anni aveva intrapreso la carriera d'attore.
L'enorme successo era arrivato all'improvviso nel 1962, quando Sharif aveva impersonato il nobile Ali ibn al-Kharish nel fortunatissimo kolossal Lawrence d'Arabia, per la regia di David Lean, dividendo la scena con il protagonista Peter O'Toole. La collaborazione con David Lean sarebbe proseguita, tre anni più tardi, con un altro pluripremiato kolossal, che aveva entusiasmato la critica e registrato incassi record ai botteghini di tutto il mondo: Il dottor Zivago, grandiosa trasposizione del romanzo di Boris Pasternak ambientato nella Russia a cavallo fra la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione.
Il ruolo del dottor Yuri Zivago, sposato con Tonja (Geraldine Chaplin) ma innamorato della giovane Lara Antipova (Julie Christie), aveva consacrato Omar Sharif fra gli attori più popolari del pianeta. In quello stesso periodo, Sharif aveva recitato anche nel kolossal storico La caduta dell'Impero romano di Anthony Mann (1964), nel film a episodi Una Rolls-Royce gialla di Anthony Asquit (1965), nel dramma storico La notte dei generali di Anatole Litvak (1967), nel film storico Mayerling di Terence Young (1968), con Catherine Deneuve, e nell'acclamato musical Funny girl di William Wyler (1968), accanto a Barbra Streisand, di cui avrebbe interpretato pure il sequel Funny lady di Herbert Ross (1975).
Omar Sharif aveva continuato a recitare a pieno ritmo negli Anni '70 e '80, benché in progetti di minore visibilità. L'ultimo ruolo memorabile della sua filmografia era arrivato nel 2003 con Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, una malinconica commedia diretta da François Dupeyron; Sharif, nella parte di un anziano commesso, aveva vinto il premio César come miglior attore. Durante la sua attività nel mondo del cinema, Omar Sharif aveva ricevuto due Golden Globe e una nomination all'Oscar, ed era stato insignito del Leone d'Oro alla carriera al Festival di Venezia 2003.