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10 anni, rischia la vista per un petardo in provincia di Pavia. Abitudine da abbandonare

Creato il 02 gennaio 2014 da Antonioriccipv @antonioricci

Il petardo gli esploso in pieno volto davanti all’abitazione dei nonni, a Giovenzano.

Un botto terribile per potenza, come se fosse una piccola bomba, e il bimbo di dieci anni, che poco prima lo aveva trovato in una piazzetta a qualche centinaio di metri da casa, è stato investito in pieno da un’esplosione violentissima.

10 anni, rischia la vista per un petardo in provincia di Pavia. Abitudine da abbandonare

Ieri sera è stato ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione pediatrica degli ospedali Riuniti di Bergamo.

Ha riportato gravissime lesioni al volto, un trauma cranico importante e probabilmente perderà la vista.

I medici hanno riscontrato lesioni di minore gravità alle mani e alle gambe.

La prognosi resta riservatissima.

La drammatica vicenda è avvenuta, ieri pomeriggio verso le 16, alla frazione Giovenzano di Vellezzo Bellini. Il bambino era in giro per il paese in compagnia di un amichetto.

I due sono arrivati in una piazzetta dove hanno visto un grosso petardo inesploso. Si sono incuriositi e l’hanno preso senza rendersi conto del pericolo che correvano.

Probabilmente quel petardo a mortaio, molto potente, era stato abbandonato da qualcuno che la notte prima aveva festeggiato il nuovo anno.

Lo aveva fatto nel modo sbagliato usando botti troppo potenti.

I due lo hanno preso e sono tornati in via Matteotti dove abita il bimbo ferito. «Erano in due – racconta la nonna davanti a casa con i carabinieri accanto – e sono entrati dal cancello.

Mi hanno chiesto un accendino». Ovviamente la donna non si è accorta del petardo. I ragazzini volevano accendere il «mortaio» per divertirsi sino in fondo. Prima ha chiesto l’accendino al nonno.

«Gli ho detto non ce l’avevo», spiega. Poi lo ha chiesto alla nonna ma ha ricevuto la stessa risposta.

A questo punto è possibile ipotizzare che il ragazzino si sia intrufolato nell’abitazione dei nonni oppure a casa sua (i genitori abitano nella villetta a fianco) e abbia preso un fiammifero oppure un accendino.

Poi è tornato in strada dove si è chinato sul grosso petardo.

L’amichetto, per fortuna, è rimasto a qualche metro di distanza e così non è stato investito dall’esplosione.

I due erano in fondo a via Matteotti, una strada molto stretta.

«All’improvviso – ha raccontato la nonna – ho sentito un’esplosione fortissima. Mi sono precipitata in strada dove ho visto il mio nipotino steso a terra. Ho alzato la sguardo e non ho più visto l’altro ragazzino.

E’ stato terribile». La donna si è avvicinata e, in pochi istanti, si sono avvicinati anche gli altri residenti. Qualcuno ha chiesto l’intervento del personale del 118.

Le condizioni del ferito sembravano già molto gravi.

Il medico lo ha intubato sul posto e lo ha trasportato al pronto soccorso del San Matteo.

Una notizia che ritroviamo ripetuta in tutte le provincie dell’Italia, su tutti i quotidiani.

Sinceramente abbandonerei questa abitudine.

Meglio guardare da debita distanza i fuochi d’artificio.

Da La Provicnia Pavese di oggi.



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