7) Tra le dieci cose non può di certo mancare un giro nella capitale mondiale del polkagrisar. Ogni anni si svolgono campionati mondiali di specialità. Partecipano di solito 99 svedesi e un finlandese. Che peró si difende molto bene. Il prestigioso torneo è comunque riconosciuto dalle massime autorità nel campo della polkagrisar. Gränna è inoltre molto carina. Dedicateci un pomeriggio, anche se la polkagrisar vi fa schifo. Non ve ne pentirete…
8) Visto che siete a Gränna, pigliate il battello che porta all’isolotto di Visingsö, proprio in mezzo al lago.
L’isola ha molta storia, a un certo punto ci sono finiti anche dei russi per non so quale motivo, forse avevano finito la vodka. Arrivati a Visingsö consiglio vivamente di non fermarsi a prendere una birra e parlare di calcio un intero pomeriggio al porto strillando come italiani (mi scuso, sono il protagonista di questa vicenda) ma pigliate una bicicletta e fate un giro in mezzo al verde. Si può anche prendere la proposta anti-sbatta. E cioè noleggiare una carrozza e far fare lo sporco lavoro di camminare al povero cavallo, che comunque ci è ormai abituato, visto che anche suo padre, suo nonno ed i suoi antenati facevano lo stesso sporco lavoro.
9) Se siete amanti della vita festaiola qui ci sono molti pub e discoteche. Durante i periodi universitari si trovano anche parecchi studenti di nazionalità diversi che approfittano del sistema scolastico svedese non proprio rigidissimo per ammazzarsi di alcool e di feste. Ci sono anche moltissimi ristoranti veramente economici se confrontati con il prezzo medio italiano. Purtroppo il venerdiì e il sabato sera ad una certa ora c’è il rischio di incontrare orde di tamarri vichinghi ubriachi. Seguite il detto dantesco “non ti curar di loro ma guarda e passa”. Soprattutto fatelo in maniera sgamata e velocemente
10) Se siete fortunati, vi potrà capitare di assistere ad una degli eventi della città: il festival del cinema, il festival medioevale( solo se sapete viaggiare nel tempo, il festival è stato abolito solo pochi giorni fa), il giorno della cultura, il festival del cibo internazionale (assolutamente non consigliato lo stand italiano visto un tarallo costa quanto una collana di diamanti)