10 maggio. Primo giorno di #SalTo12

Creato il 11 maggio 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Alle h.10 di questo giovedì 10 maggio ha preso il via la XXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.
A distanza di poche ore dall’inaugurazione, sono già tante le notizie da condividere, le fotografie ed i video da pubblicare, i volti con i quali si sono scambiati sorrisi, opinioni, idee, le critiche (poche) e gli apprezzamenti da sollevare.
Di tutto ciò e di quanto ancora si susseguirà nei prossimi giorni, avrò occasione di parlarvi in modo dettagliato la prossima settimana, quando “riavvolgerò il nastro” per far rivivere i momenti topici di questi cinque giorni di “delirio culturale”.
Per coinvolgervi, tuttavia, nell’atmosfera (unica) di questo evento atteso, ho pensato di pubblicare giornalmente il mio diario dal Salone. Non sarà dettagliato (i particolari, gli aneddoti e i “fuori onda” arriveranno a tempo debito!), ma conterrà tutto ciò che nel mio viaggio tra gli stand e la gente ho incontrato, osservato ed ascoltato.
Intanto gustatevi un antipasto -sostanzioso- cercando di tollerare gli errori dovuti all’orario in cui vi scrivo: mezzanotte!

- – - – -

Il Salone per me comincia alle h.13.30, quando, parcheggiata la macchina nel piazzale del Lingotto Fiere, mi carico di “armi e bagagli” e prendo confidenza con l’evento.
Il mio viaggio comincia da qui: la biglietteria, i tornelli.
Il primo incontro con la gente è, naturalmente, al box informazioni, laddove mappe degli espositori e programmi degli incontri fanno bella mostra di sé.
L’ingresso da cui sono entrata mi permette di fare la conoscenza del primo Paese ospite di quest’anno: la Spagna. Il giallo ed il rosso la fanno da padroni insieme alle pubblicazioni di autori iberici.
Il tema di quest’anno è la Primavera digitale, pertanto non potevo che rivolgere a lei il mio primo sguardo curioso di visitatrice: mi fiondo così nell’area Book To The Future, in cui si respira aria di digitale, di ebooks, di tecnologia e di nuove frontiere.
Dopo una breve pausa (avrò modo di dedicarci più tempo nei prossimi giorni) il percorso riprende alla scoperta di volti fin’ora sconosciuti. Sì, perchè un evento come il Salone è un ottima occasione per stringere mani e scambiarsi sguardi tra persone che da mesi si parlano, discutono e si scambiano idee attraverso telefono e social networks.
E’ il caso del mio rapporto con la casa editrice Aìsara di Cagliari alla quale ho voluto pertanto riservare il primo incontro editoriale di questo Salone. Le pubblicazioni di questa casa editrice indipendente hanno ottenuto il mio plauso in diverse occasioni. A loro il merito di pubblicare lo scrittore André Héléna, Régis De Sà Moreira, Dan Lungu, Frédéric H. Fajardie, Pablo d’Ors e molti altre ottime penne del panorama internazionale. Finalmente ho così potuto conoscere di persona le donne che contribuiscono al successo di questa realtà nazionale che sbrigativamente si classifica tra la piccola-media editoria.
In questi primi frangenti tra i libri ho anche potuto incontrare il primo scrittore del mio Salone: Dan Lungu, autore rumeno (la Romania è l’altro Paese ospite di quest’anno) che vi farò conoscere in più occasione nei prossimi giorni, insieme ad una sua opera profonda quanto esilarante, Sono una vecchia comunista.
Il secondo passo tra gli stand non poteva che portarmi alla Zanichelli, alla ricerca del sorriso dolce e dell’abbraccio rassicurante della mia carissima e speciale amica Ceneredirose e della sua magnifica famiglia.
E come succede in questi grandi eventi, giro lo sguardo e mi confronto con la telecamera Rai e con il microfono del giornalista e critico letterario Piero Dorfles, conduttore insieme a Veronica Pivetti della trasmissione Per un pugno di libri.
Il primo convegno che ho in agenda è alle h.14 all’area Book To The Future: si parlerà di lettori e di Twitter, con gli interventi di redattori e uffici stampa delle case editrici Aìsara, Intermezzi, Isbn, GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol). – [video]
Il primo incontro con l’autore invece è alle h.15 alla Sala Autori A, in cui lo scrittore Marco Braico, il giornalista sportivo Gianni Romeo ed il prof. Alessandro Busca dell’Ospedale Molinette, parlano del romanzo La festa dei limoni al cospetto di un pubblico di giovanissimi lettori. – [video]
Alle h.16 mi aspetta in Sala gialla un incontro “internazionale”…
Sul mio cammino però due sorprese: in uno dei corridoi centrali che suddividono a scacchiera l’area espositiva un viso allegro e conosciuto incrocia il mio sguardo. L’amico e scrittore Christian Mascheroni si sfila gli auricolari per concedermi uno dei suoi calorosi ed affettuosi abbracci di cui mi approprio avidamente. In maglietta e jeans si aggirava tra gli stand in attesa di registrare le puntate speciali in onda proprio dal Salone della trasmissione televisiva Ti racconto un libro che conduce insieme a Marta Perego sul canale Iris.
Altra sorpresa è quella che trovo all’interno della Sala gialla. Sono in anticipo sull’orario, entro in sala, mi accomodo, alzo lo sguardo e assisto all’ultima mezz’ora del precedente incontro previsto in quell’area. Si parla della Cooperativa Arcobaleno, costola del Gruppo Abele, e del Cofanetto Arcobaleno che contiene il dvd di 40% – Le mani libere del destino, di Riccardo Jacopino e il libro Visti da dentro, di Giovanni Iozzi. C’è Luciana Littizzetto, c’è Don Ciotti, ci sono Steve Della Casa (presidente di Film Commission Torino Piemonte che ha sostenuto il progetto), il protagonista del film Lucio e altri membri della cooperativa, la direttrice del Circolo dei Lettori Antonella Parigi, la narratrice e sceneggiatrice Anna Pavignano, il giornalista Rai Santo Della Volpe, il direttore della Casa Circondariale “Lorusso Cotugno” Pietro Buffa e il presidente di Legacoop Piemonte Giancarlo Gonnella, il presidente di Arcobaleno Potito Ammirati.
Un incontro intenso, che cala il pubblico di lettori tra le pieghe e tra i sorrisi di realtà difficili, in cui i problemi superano le gioie, ma in cui la speranza di potercela fare è la compagna di mille battaglie.
Altrettanto intenso, seppur in modo diverso, si è rivelato l’incontro per cui mi sono diretta in sala gialla. A pochi passi da me Henning Mankell, lo scrittore svedese, “papà” del commissario Kurt Wallander, protagonista di molti dei romanzi di Mankell: scrittore fascinoso, ironico, dai modi garbati ed accattivanti, sensibile, schietto e realista.
La sua ultima fatica Ricordi di un angelo sporco avvicina il lettore ad una delle anime di Mankell, quella africana. – [video]

E così mi appresto, dopo più di un’ora trascorsa in compagnia di un grande scrittore internazionale, a lasciare la cupola del Lingotto Fiere.
Le sorprese non mancano neanche all’uscita.
Incrocio sulla mia strada il conduttore Fabio Fazio.
Mi ritrovo nel bel mezzo della contestazione di un folto gruppo di giovani rivolta al Presidente del Consiglio Monti ed al Ministro Fornero, ospiti di una conferenza blindata all’interno del Salone (capisco il perchè di tanti uomini delle Forze dell’Ordine sul piazzale).
Pago il biglietto del parcheggio, ultima sorpresa della giornata: 6 euro!

Alla prossima!

LA FOTO DEL GIORNO

Francesca, una delle redattrici Aìsara,
strappa una pagina da una delle loro pubblicazioni

e la consegna ad una lettrice.

Il motivo? …


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