10 ottobre 2010: la giornata dei “party verdi” a difesa del Pianeta

Creato il 22 settembre 2010 da Amandacastello2010

In attesa che i grandi della terra trovino un’intesa efficace per combattere il surriscaldamento del pianeta, l’Onu promuove questa importante e singolare iniziativa che coinvolge più di 150 Paesi

Il Global Work Party si preannuncia essere un evento storico in termini di azioni concrete per combattere il cambiamento climatico.


Migliaia di feste-lavoro sono state organizzate in più di 150 Paesi: dai gruppi di studenti in Zimbabwe che quel giorno installeranno pannelli solari in un ospedale, fino al Pakistan dove si terrà un seminario sulle risorse del sole per gli abitanti di un villaggio.

La giornata dei Party verdi si colloca all’interno della campagna internazionale 350.org creata dall’americano Bill McKibben per alimentare azioni concrete nel quadro dei temi ambientali e continuare il lavoro di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici.


Un’altra volta la rete si dimostra fondamentale per la realizzazione di eventi simili. “Questa campagna sarebbe impossibile senza internet, spiega Jamie Henn, cofondatore di 350.org- Noi usiamo il web per coordinare tutti gli eventi.

“Ogni persona che ci segue in occasione del Global Work Party darà il suo piccolo contributo, ma con le loro azioni daranno anche un chiaro messaggio politico ai propri leader: noi stiamo lavorando e voi?”, spiega Bill McKibben. “Ci auguriamo che le nostre attività possano inspirare l’incontro sul clima delle Nazioni Unite in Messico il prossimo dicembre- continua il creatore di 350.org- Magari dopo averci visto con il martello in mano per installare i pannelli solari, decideranno anche loro di usarlo per elaborare un trattato!”


L’anno scorso il movimento internazionale aveva dato vita a più di 5200 eventi in 180 Paesi per cercare di ridurre la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera sotto le 350 parti su un milione. Sei settimane dopo, durante il meeting delle Nazioni Unite a Copenhagen, 112 Stati fissarono l’obiettivo di non superare le 350 ppm, limite massimo dell’inquinamento.



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