10. Viaggio dentro il Quadro : Campo di sangue

Creato il 28 agosto 2012 da Stefanoarmellin

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A questo punto è giusto far parlare il protagonista della dedica : Albino Luciani, il suo libro  Illustrissimi - Lettere del Patriarca, Edizioni Messaggero Padova 1976, alla pagina 340 termina con una toccante lettera a Gesù che trascrivo come integrazione fondamentale a  Campo di sangue. Vista la rilevanza dell'Opera ci sono gli elementi per considerare questa dedica come supporto al processo di beatificazione del Servo di Dio Albino Luciani - Giovanni Paolo I.

Caro Gesù,


mi sono preso delle critiche. " E'  vescovo, è cardinale; - è stato detto- si è sbracciato a scrivere lettere in tutte le direzioni: a M.Twain, a Pèguy, a Casella, a Penelope, a Dickens, a Marlowe, a Goldoni e non si sa a quanti altri. E neppure una riga a Gesù Cristo!".

Tu lo sai. Con Te io mi sforzo di tenere un colloquio continuo. Tradurlo in epistolario, però, è difficile: sono cose personali. E poi, così piccole! E poi, cosa scrivere a Te, di Te, dopo tutti i libri che su Te sono stati scritti ?

E poi, c'è già il Vangelo. Come la folgore supera tutti i fuochi e il radio tutti i metalli; come il missile batte in velocità la freccia del povero selvaggio, così il Vangelo supera tutti i libri.

Tuttavia, ecco qui la lettera. La scrivo trepidando, nella condizione di un povero sordomuto, che si sforza di farsi capire, nello stato d'animo di Geremia che, inviato a predicare, Ti diceva, pieno di riluttanza: "Non sono che un bambino, Signore, non so parlare!".

Pilato, presentandoti al popolo, ha detto . Ecco l'uomo! Credeva di conoscerti, ma non conosceva neppure un briciolo del tuo cuore, che hai mostrato tenero e misericordioso cento volte in cento modi.

Tua madre. In Croce, non hai voluto partire da questo mondo senza trovarle un secondo figlio che avesse cura di lei e hai detto a Giovanni : ecco tua madre.

Gli Apostoli. (18 di 45 eccone uno) Hai vissuto notte e giorno con essi, trattandoli da veri amici, sopportandoli nei loro difetti. Li hai istruiti con pazienza inesauribile. La madre di due di loro chiede un posto privilegiato per i figli e Tu . "Con me non si tratta di onori, ma di patimenti". Anelano ai primi posti anche gli altri e Tu: "Bisogna invece farsi piccoli, mettersi all'ultimo posto, servire !".

Albino Luciani
(1.Continua)

Stefano Armellin
(10. Continua)

Pompei, martedì 28 agosto 2012



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