100 modi per sbarcare il lunario

Creato il 14 maggio 2015 da Vlao

Capita anche ad Ancona di imbattersi nell’omino che ti chiede di portare a posto il carrello in cambio del soldo, di incrociare il neretto che ti vende un libro insulso di uno scrittore africano in cambio di qualche spiccio… già, per dire, beccare il tizio al semaforo che vuole assolutamente lavarti il vetro in cambio di un’offertina è più difficile… ma questi espedienti risalgono al medioevo dell’arte di arrangiarsi…

E’ proprio vero che la necessità aguzza l’ingegno e in una città grande e cosmopolita come Roma se ne vedono di tutti i colori.

Non occorrono grossi studi di settore per capire che è inutile passare in cinque col mazzetto di rose nello stesso posto, mettersi in tre all’uscita del supermercato… occorre trovare nuove vie, fidelizzare il cliente e renderlo soddisfatto del servizio o appagato dal prodotto offerto.

Occorre innovazione!!!

Come insegnano i padri dell’economia è fondamentale diversificare l’offerta per coprire l’intero mercato, ed è inoltre cruciale concentrarsi in settori in cui la concorrenza non sia tale da azzerare il guadagno.

Il basone selfie invade il mondo

E per innovare o hai un budget da investire e trovi un prodotto da commercializzare che può fare il boom… vedi le stecchette da selfie che spopolano in tutto il globo e presto invaderanno la capitale dorica… oppure ti ingegni e ti inventi un servizio che nessun altro propone.

Rispetto ad Ancona la fantasia ha una marcia in più nelle grandi città, e se qua l’addetto al parcheggio OBI, che dà una mano agli avventori a caricare i sacchi di terriccio da 20 kg in auto, viene reputato all’avanguardia nell’arte di sbarcare il lunario, a Roma egli sarebbe solo un pivello.

I servizi abusivi offerti nella capitale hanno una marcia in più… e il cittadino ne è appagato.

Che sono quelle scritte che si vedono nei distributori “aperto solo self“? A Roma non esistono, a Roma ogni distributore chiuso è preso in gestione da un self-addetto, preferibilmente cingalese, che si occupa di fare da interfaccia tra gli automobilisti e la macchina self-service. Prende le banconote, accetta solo tagli da 5-10-20-50 non stropicciati, le inserisce nel macchinario, apre il tappo del serbatoio e si occupa del rifornimento evitando l’inutile dispendio di energie al pilota di turno e scongiurando il rischio che spaesate donnealvolante inseriscano incautamente diesel nella loro macchina spudoratamente a benzina.

Ha o non ha tutto questo servizio un valore???

Quanto tempo perdete in macchina a girare per le viuzze in cerca di parcheggio sperando di imbattervi in qualcuno che stia per uscire per poi infilzarvi immediatamente al suo posto? Tutto tempo perso… e come ben sapete, il tempo è denaro, affidatevi al servizio offerto dal parcheggiatore abusivo. Lui vi avvista per strada e si accorge subito che siete a caccia. Appena vi individua vi direzionerà verso il posto vuoto, ma a Roma, dove i posti vuoti non esistono, è in grado di inventarne di nuovi. Questa pratica che potrebbe sembrare rischiosa, in realtà, è il vero servizio in più. In una zona a voi sconosciuta vi azzardereste mai a lasciare la macchina in divieto, a metà sul marciapiede o in altre posizioni in contrasto con il codice della strada??? Beh… lui, data la minuziosa conoscenza del territorio, saprà consigliarvi su dove lasciare senza pensiero la vostra macchina e addirittura, questo è un servizio extra molto apprezzato, si prenderà cura di farvi uno squillo sul cellulare non appena vengano avvistate in giro pattuglie intente a lasciare biglietti rosa sul parabrezza.

Merita o non merita una equa ricompensa questa prestazione???

Beh adesso mi fermo qui, vi ho già dato nuovi spunti su come arrivare a fine mese in questo periodo di crisi… adesso via! Andate e disperdetevi

ma mi raccomando massima attenzione al cliente e soprattutto… occhio… il distributore IP in via Conca dalle 21 alle 06 è mio!


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