“Ci si scopre a guardarsi allo specchio per un tempo interminabile, a giocherellare con quei seni inattesi, a prenderseli in mano, a spostarli in su, a scostarli e ad avvicinarli, a chinarsi in avanti e a mettersi di profilo, a spingerli in fuori finché si può; seni straordinari, dapprima come albicocche, poi audaci e sodi come mandarini. Tuttavia, sul più bello, quando stanno per essere promossi al rango di pesche, arance, pompelmi, meloni e Dio sa quali altri esemplari da esposizione, la pancia comincia a gonfiarsi e qualsiasi altro paragone nell’ambito della botanica diventa irrilevante di fronte a quell’inesorabile anguria. Mai nella vita si è state più sproporzionate”.
Nora Ephron – “Affari di cuore”