Liberamente ispirato all’avaro protagonista di Canto di Natale di Dickens, Uncle Scrooge McDuck, ovvero Zio Paperone, è fin dai suoi esordi uno dei personaggi più amati dei fumetti targati Disney. Da non perdere la raccolta delle storie del suo creatore, il geniale Carl Barks, da poco tornate in libreria in una nuova veste per grandi e piccoli lettori.
Zio Paperone – La disfida dei dollari, di Carl Barks, Rizzoli Lizard 2013, 25 euro.
Per la serie 1001 fumetti da leggere prima di morire, oggi è la volta di Zio Paperone – La disfida dei dollari, corposo volume edito da Rizzoli Lizard, che contiene quasi trenta fumetti, fra storie lunghe e sequenze umoristiche di una sola pagina, tutte realizzate da Carl Barks fra il 1952 e il 1954.
Il libro segue di qualche mese la pubblicazione di Paperino – Il mistero degli Incas, la prima preziosa raccolta che ha inaugurato la ristampa cronologica delle opere del fumettista americano noto come “l’uomo dei paperi”: volumi di grande formato, interamente a colori e completati da un’interessante apparato di note e commenti.
L’avventura che dà il titolo al volume ed è annoverata fra i mille e uno migliori fumetti di sempre, Zio Paperone e la disfida dei dollari, è un capolavoro di umorismo e inventiva. Comincia con l’arcimiliardario di Paperopoli che fa la sua consueta nuotata nel mare di dollari del suo deposito: un’immagine simbolo che dice tutto del rapporto affettivo e un po’ folle di Paperone con il proprio denaro. Ma lungi dall’essere spensierato, Paperone è sempre sul chi vive, perché la minaccia al suo patrimonio può nascondersi dappertutto, nelle tarme che rosicchiano le banconote così come nell’impresa di costruzioni che sta edificando un nuovo palazzo adiacente al deposito: che vogliano scavare un buco nella parete protetti dal cantiere?
Paperone ci ha visto giusto: i muratori non sono altro che i Bassotti, dunque urge un piano per mettere in salvo il denaro prima che venga trafugato. La soluzione messa in atto con l’aiuto di Paperino e dei nipotini è alquanto ingegnosa: scaricare tutto il patrimonio in fondo ad un lago. Ma più che l’avidità, sarà l’attaccamento “fisico” alle proprie monete a mettere in pericolo la fortuna di Paperone.
Zio Paperone e la disfida dei dollari
2013 © Disney – Pubblicato da RCS Libri S.p.A. su licenza Disney
Zio Paperone e la disfida dei dollari, pubblicata originariamente nel 1952, è la prima storia nella quale Carl Barks racconta le origini della fortuna monetaria e inizia ad approfondire la psicologia del suo personaggio, comparso per la prima volta nel 1947 al fianco dell’indiscusso protagonista Paperino.
In Zio Paperone e la Stella del Polo la banda dei paperi si reca proprio in Klondike, dove la ricchezza di Paperone ha avuto origine grazie al suo duro lavoro e alla sua oculatezza. Grazie ad una prodigiosa cura per la memoria, lo zio si è ricordato di un tesoro in pepite d’oro sepolto e di un debito di 1000 dollari mai saldato: e non sia mai che Paperon De’ Paperoni faccia sconti a qualcuno! Nemmeno se si tratta della deliziosa Doretta Doremì, cantante di saloon che ha avuto l’ardire di irretirlo e derubarlo cinquant’anni prima. In un susseguirsi di gag rocambolesche che coinvolgono anche un orso da guardia e un’orda di zanzare, Paperone riesce a dimostrare ai nipoti non solo di avere un’incredibile tenacia, ma sotto sotto anche un cuore d’oro.
Zio Paperone e la Stella del Polo
2013 © Disney – Pubblicato da RCS Libri S.p.A. su licenza Disney
Sempre più avventurose, le storie che compongono il ricco volume vedono Paperone trascinare i nipotini in scenari esotici e pericolosi, alla ricerca di modi sempre più originali per guadagnare qualche dollari in più. In Zio Paperone e il pesce d’oro d’aprile, lo zio miliardario viene ingannato da Paperino ma riesce a costruirsi in men che non si dica una fortuna nella nuova valuta che ha sostituito il dollaro: il pesce!
In Zio Paperone e la cassa di rafano la ciurma dei paperi salpa per Haiti, per recuperare una cassa affondata nel 1753. La cassa non contiene un tesoro, ma consegnarla, anche dopo trecento anni, è la condizione che Paperone deve ottemperare per non ritrovarsi privato di tutto il suo patrimonio, secondo un contratto firmato da un suo antenato con Scrocco De’ Arpagoni, truffatore della peggior stirpe.
In Zio Paperone pesca lo skirillione l’avido protagonista mette a rischio la propria vita e quella dei nipoti finendo prigioniero del popolo di Atlantide, che vive nelle profondità sottomarine. Perché i paperi sono andati a scomodare gli Atlantidei? Paperone si è messo in testa di arricchirsi possedendo l’unica moneta da un quarto di dollari del 1916; per riuscirci, ha fatto incetta di tutte le monete da 25 cent coniate quell’anno e le ha gettate in mare, tranne una. Ma quando perde la sua moneta da collezione, finita per sbaglio impastata fra i dolci di una pasticceria e poi fra le grinfie di un rapace, Paperone è costretto ad immergersi nell’oceano per recuperarne un altro esemplare. Insomma, ancora una volta un intreccio originalissimo e avvincente, che si snoda fra situazioni altamente umoristiche, paradossali e avventurose, che faranno la gioia di lettori da 7 a 99 anni.
Zio Paperone pesca lo skirillione
2013 © Disney – Pubblicato da RCS Libri S.p.A. su licenza Disney
Ma in Zio Paperone e la dollarallergia tutto sembra precipitare: Paperone è così stressato da tutti coloro che lo braccano con richieste di soldi, a fini benefici o commerciali, e di consigli, che ha un esaurimento nervoso. Tocca a Paperino, Qui, Quo e Qua portarlo in salvo, mettendosi alla ricerca di una valle di Trulla, sperduta fra le pendici dell’Himalaya, dove il denaro e la ricchezza non esistono e tutti vivono in armonia. L’impresa sembra riuscire e l’incontro con i pacifici abitanti di Trulla avviene senza pericoli, sotto i migliori auspici. Zio Paperone sarebbe pronto ad abbracciare una nuova vita fatta di semplicità e lavoro manuale, che certo non lo spaventa, dati i suoi umili trascorsi. Ma l’incontro fra civiltà diverse porta sempre con sé il rischio di “contaminazioni”, qui rappresentate da un tappo di bottiglia, che assurge malauguratamente a simbolo di tutto ciò che è nuovo e desiderabile agli occhi degli indigeni…
Zio Paperone e la dollarallergia
2013 © Disney – Pubblicato da RCS Libri S.p.A. su licenza Disney
Il volume Zio Paperone – La disfida dei dollari contiene una ricchissima scelta di fumetti imperdibili. La vivacità di queste storie, che hanno compiuto o stanno per compiere cinquant’anni, è sorprendente: Carl Barks ha sfruttato la potenzialità di un medium “povero” come il fumetto, capace di colmare lacune di tempo e di spazio nell’arco di una striscia, calando i suoi personaggi in scenari sempre diversi, non concedendo loro un attimo di tregua, in favore del divertimento e dell’imprevisto. I suoi disegni, precisi e puliti, hanno fissato per i decenni a venire l’iconografia di Paperone, Paperino e soci.
Secondo George Lucas, che firma la prefazione del libro, Paperone, con la sua intraprendenza, incarna perfettamente lo spirito imprenditoriale americano. In tempi di crisi economica, si potrebbe essere tentati di criticare il suo materialismo e la sua ossessione per il denaro: ma tutti i lettori di nuova e vecchia data delle avventure di Paperone capiscono al volo che il suo esorbitante patrimonio è della stessa materia di cui sono fatti sogni, più che di vile metallo, e che la sua avarizia fa parte di una favola sui vizi, senza i quali virtù come la generosità, l’ingegno, la perseveranza, non potrebbero essere raccontate.
Zio Paperone – La disfida dei dollari è il volume da regalare a Natale ai lettori da 7 anni in su, insieme ad un sacchetto di monete di cioccolata, per iniziare ad accumulare un patrimonio fatto di divertimento!
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