101 COSE SU DI ME
I primo 9 giorni di Supplenza presso una scuola Superiore di Roma - metà Anni 70 !!!
9- Il primo giorno di supplenza non si scorda mai!10 -Quella dell'insegnante è una delle professioni più belle e complicate al mondo. 11- “Pronto? Parlo con la Professoressa Fedele?”
12 - “Sì, sono io… ” - le sette e trenta del mattino ma quella è l’ ora in cui le Segreterie delle scuole a caccia di supplenti, telefonano. Cioè fanno un fonogramma registrato su un quadernone e fa fede l’orario della chiamata.13- “Qui è l’Istituto Tecnico Commerciale “Toscanelli”, è libera o impegnata?”.
14- ‘Beh… in verità sono single da un pezzo, “Scusi, mi chiama per cosa?” chiedo gentilmente.
14- “C’è una supplenza, 9 giorni su cattedra… , è libera o impegnata!” con un tono più duro, io le stavo facendo perdere del tempo prezioso.
15- ‘LIBERA…LIBERISSIMA SONO!!!’ avrei voluto urlarle, ma cerco di ricompormi, avrei accettato anche per mezza giornata e pagata al 50%, ansia di cominciare a lavorare, ma tutte le mie colleghe veterane del settore mi dicevano sempre che era una domanda che si doveva fare…16- “Sono 9 giorni per malattia”17- “è grave?”
18- “… ma lei è libera o impegnata, non ho mica tutta la giornata io!”.
19- “No, scusi, e che c’è la solidarietà tra colleghe, mi spiace davvero"
20 - “Ha voglia di scherzare, senta, io non ho tempo da perdere!”.
21- Per evitare problemi, rispondo solamente: “Mi scusi, sono libera, accetto, accetto, dove devo andare?”.
22- “Bene, la scuola è accanto al Liceo “Enriques”, si rechi direttamente lì e poi passi dalla segreteria,, per firmare il contratto”.
23- “A che ora devo essere a scuola?”.
24. “Tra… venti minuti, gli studenti entrano alle otto”.
25- ‘Cosa? Sì, certo, mi dia solo il tempo di vestirmi e mi “teletrasporto!’26- Il mio senso dell’umorismo in agguato, ma non era il momento di metterlo in evidenza27- Non volevo di certo rischiare di perdere il mio primo incarico, ricompongo la voce e dico: “ mi occorrerà una mezz’oretta per arrivare, ma che dico, anche meno, anzi, mi metto subito in macchina”.
28- “Avverto la Vicaria che lei sta per arrivare, si sbrighi, la classe è scoperta”.
29-" … stia tranquilla, mi consideri già lì”.
30- Arrivo, entro nella Presidenza, saluto la Vicaria e prendo appunti su quanto mi dice31- Classe V B : un insieme vociante di ragazzoni mi accoglie con l’entusiasmo che si ha verso una coetanea...32- Alcuni di loro hanno solo qualche anno meno di me…34 - Mi guardano con occhi increduli e mi squadrano dalla testa ai piedi. Forse il mio aspetto da giovanetta per il mio modo di vestire. Quel vestito a pied de poule blu colletto di piquet bianco, una borsa blu classica, un’agenda e così potevo essere facilmente scambiata per una studentessa in ritardo…35- Era così che immaginavo di presentarmi agli studenti il primo giorno di lavoro?36- Guardo le carte geografiche alle pareti, i diagrammi e le mappe fatte dagli studenti come esercitazioni37- Ma mi assalela paura: ‘e adesso che faccio? Cosa dico? Come mi presento?’ Riprendo il controllo, mi dico che le cose verrano da sé, di nuovo decisa... 38- Ho lo stomaco in subbuglio, mi sento come se dovessi fare un esame, ma è anche peggio, almeno lì ho idea delle domande che i professori mi potrebbero fare, c’è un programma ben preciso… 39- ...ma ora gli studenti …loro hanno un fiuto eccezionale, sì, me n’era accorta durante le ore del tirocinio, fiutano la paura dell’insegnante e se questo accade… sei rovinato! 40- Riprendo il controllo di me…inspiro profondamente, butto l’aria con la bocca e mi dirigo verso la cattedra...da precaria-prof-per-9-giorni
UN LIBRO ELOQUENTE
Due giovani docenti precarie, Maria e Stella, si incontrano per la prima volta sul pullman che le porta alla scuola di Caropepe, remoto paesino dell’entroterra siciliano, dove sono state mandate ad insegnare rispettivamente lettere e filosofia. “Vita Indocente” parla del loro incontro e delle mille peripezie che le due giovani amiche si ritrovano improvvisamente a vivere: interminabili viaggi per raggiungere il posto di lavoro, un rapimento, i drink tra amiche e i sogni che inevitabilmente ogni giovane neolaureato fa sul suo futuro. - See more at: http://www.uaumag.it/index.php/2012/02/vitaindocente/#sthash.IZYOxrU3.dpufDue giovani docenti precarie, Maria e Stella, si incontrano per la prima volta sul pullman che le porta alla scuola di Caropepe, remoto paesino dell’entroterra siciliano, dove sono state mandate ad insegnare rispettivamente lettere e filosofia. “Vita Indocente” parla del loro incontro e delle mille peripezie che le due giovani amiche si ritrovano improvvisamente a vivere: interminabili viaggi per raggiungere il posto di lavoro, un rapimento, i drink tra amiche e i sogni che inevitabilmente ogni giovane neolaureato fa sul suo futuro. - See more at: http://www.uaumag.it/index.php/2012/02/vitaindocente/#sthash.IZYOxrU3.dpufDue giovani docenti precariesi incontrano per la prima volta sul pullman che le porta alla scuola di Caropepe, paesino dell’entroterra siciliano, dove sono state mandate ad insegnare lettere e filosofia. “Vita Indocente” parla del loro incontro e delle mille peripezie: interminabili viaggi per raggiungere il posto di lavoro, i sogni che ogni giovane neolaureato fa sul suo futuro. Due giovani docenti precarie, Maria e Stella, si incontrano per la prima volta sul pullman che le porta alla scuola di Caropepe, remoto paesino dell’entroterra siciliano, dove sono state mandate ad insegnare rispettivamente lettere e filosofia. “Vita Indocente” parla del loro incontro e delle mille peripezie che le due giovani amiche si ritrovano improvvisamente a vivere: interminabili viaggi per raggiungere il posto di lavoro, un rapimento, i drink tra amiche e i sogni che inevitabilmente ogni giovane neolaureato fa sul suo futuro. - See more at: http://www.uaumag.it/index.php/2012/02/vitaindocente/#sthash.IZYOxrU3.dpuf