A qualche giorno dal ritrovamento del corpo dello studente 24enne Roberto straccia, avvenuto presso il lungomare di Bari, si aspetta l’esito dell’autopsia, per avere la certezza assoluta che si tratti del ragazzo e per capire le cause della morte. Da una prima analisi, non si sono trovati segni di violenza sul corpo. Il capitano Eugenio Stangarone, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Pescara spiega che, “ad un primo esame non c’è nulla che lasci presagire una fine cruenta”. Quindi l’ipotesi più accredita è quella dell’incidente o del suicidio, secondo il capitano “non si può sottacere l’assenza di elementi lesivi esterni riconducibili alla volontà di terzi”. I familiari del ragazzo escludono con fermezza l’ipotesi del suicidio, e si sono rivolti ad un’agenzia investigativa per svolgere le indagini sulla tragica fine di Roberto. Articolo di Fedora Di Gregorio.