Magazine Cinema

11 Maggio 2013 Lecce/Knos – Anteprime di un festival. Proiezioni dal cinema arabo.

Creato il 07 maggio 2013 da Lucianopagano

ANTEPRIME DI UN FESTIVAL
proiezioni dal cinema arabo

Sabato 11 maggio a partire dalle 18.00 le Manifatture Knos ospitano le proiezioni in anteprima del

Festival del Cinema Arabo Yalla Shebab.

A seguire "ARABIAN DJset" di Nabil Salameh.

11 Maggio 2013 Lecce/Knos – Anteprime di un festival. Proiezioni dal cinema arabo.


PROGRAMMA

h.18: Gaza Shield, regia di Tania Khalaf, Libano 2011, 23 min. Arabo con sottotitoli in italiano.

Tre artisti libanesi non convenzionali per protestare contro le ingiustizie della questione israelo-palestinese attraverso lo sviluppo di un video gioco di “coscienza virtuale”.

http://www.wixelstudios.com/gazashield/

Tania Khalaf, regista
Nata e cresciuta a Beirut, da anni vive e lavora negli Stati Uniti. Prima di trasferirsi, in Libano ha lavorato come produttrice, editor e insegnante di drammaturgia.

È produttrice e regista di numerosi documentari, cinema di narrazione e sperimentale, talvolta crossover rispetto a generi differenti. I suoi lavori sono stati proiettati durante molti festival negli Stati Uniti e internazionali, ottenendo riconoscimenti e premi.

Gaza Shield è il suo ultimo progetto, in cui segue tre dissacranti artisti libanesi che protestano contro l’assedio israeliano a Gaza programmando un videogame online che denuncia le ingiustizie e le atrocità commesse da Israele in Palestina. Gaza Shield è stato proiettato in moltissimi festival in tutto il mondo e ha ricevuto nel 2011 l’Humanitarian Award al Festival del Cinema Indipendente del Terzo Mondo in California.

Insegna documentario, produzione cinematografica e teoria del film negli Stati Uniti.
È laureata in Teatro e Drammaturgia all’Università libanese di Beirut e si è specializzata in Produzione di Documentari all’Università del North Texas.

h.19: Palestina per Principianti. Educazione sentimentale di un bassista rockabilly, regia di Francesco Merini, Palestina 2012, 60 min., italiano, distribuito da Mammut Film.

Zimmy ama fare due cose nella vita: suonare il basso con la sua band, i Lou del Bello’s, e starsene nella sua amata città, Bologna. Questa volta, però, i suoi compagni riescono a portarlo fino a un campo profughi palestinese.

http://www.palestineforbeginners.org

Francesco Merini, regista
Regista, è laureato in storia dell’arte al DAMS di Bologna.
Ha diretto i lungometraggi Paglione (1999) e Cavedagne (2003). Ha prodotto e diretto con Helmut Failoni il documentario L’altra voce della musica. In viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e l’Avana (2006, 2010 edito da Il Saggiatore). Ha curato la regia di numerosi live di Lucio Dalla, Eugenio Finardi, Stefano Bollani, Mariposa. Come sceneggiatore e regista ha partecipato alla realizzazione del videoclip e della graphicnovel di Vasco Rossi Ho fatto un sogno (2010). Ha inoltre collaborato a video musicali di Mango e Stadio. Per Movie Movie ha diretto documentari e cortometraggi per Rai e Tele+.

Con il cortometraggio Un giorno ideale per i pescibanana (1996) ha vinto il premio Iceberg. Il cortometraggio Panocchie (1998) è stato selezionato da Nanni Moretti per il Sacher Festival.
Chiamato da Franco La Polla, ha ideato e tenuto per due anni il laboratorio Sviluppo e realizzazione del documentario presso il Corso di Laurea Specialistica in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale del DAMS di Bologna. Ha inoltre insegnato all’Università del Progetto di Reggio Emilia. Attualmente è responsabile delle produzioni video e coordinatore dell’area Non Fiction di Bottega Finzioni.

Dal 2007 collabora stabilmente con le pagine bolognesi del Corriere della Sera sulle quali tiene varie rubriche settimanali, scrive reportage e racconti.
È socio fondatore dell’Associazione Circolo Parigi 11 che dal 2007 gestisce L’occhioprivato.

Nel 1992 è uno dei fondatori del gruppo ska I Quattrocento colpi, nel quale ha suonato la batteria per una decina d’anni. Attualmente suona con i Lou del Bello’s.

h.20.30: ASCOLTANDO IL MEDIORIENTE, Incontro tra parole,musiche ed immagini con Nabil Salameh (voce edautore dei Radiodervish)

Nabil Salameh, musicista e giornalista
Nato a Tripoli del Libano, dagli anni Ottanta vive in Puglia.
I suoi genitori fuggono dalla Palestina nel 1948 (data della creazione dello stato di Israele) in Libano, dove il padre diventa ispettore ONU per l’educazione dei rifugiati palestinesi.

A Tripoli studia in un collegio greco-ortodosso nel quartiere cristiano della città. Per proseguire gli studi si iscrive all’Università di Bucarest al tempo di Nicolae Ceauşescu, ma nel 1983 si trasferisce a Bari per studiare ingegneria elettronica.

Da sempre, il suo lavoro si divide – da un lato – nella ricerca e nella sperimentazione musicale e – dall’altro – nell’impegno politico e civile volto all’unione di tutte le sponde del Mediterraneo.
È fondatore di due dei più celebri gruppi di world music europei: gli Al Darawish (1988-1997) e successivamente i Radiodervish. Dà così vita alle prime e più riuscite esperienze di musica multietnica in Italia, ottenendo riconoscimenti a livello internazionale e performando nelle piazze, nei teatri e nei festival più importanti del mondo (dal Colosseo al Théâtre de l’Olympia a Parigi). Mantiene però sempre una predilezione per il Mediterraneo: Marsiglia, Salonicco, Baghdad, Napoli, Bari. Collabora inoltre con artisti e musicisti di fama internazionale: Jovanotti, la cantante israeliana Noa, Paola Turci, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi e YoYo Mundi.

Il suo impegno volto al sincretismo mediterraneo e alla pace in Medio Oriente è stato spesso riconosciuto anche a livello istituzionale: ad esempio, gli viene conferita, insieme alla cantante israeliana Noa, la cittadinanza onoraria delle della città di Melpignano (LE) come riconoscimento al loro impegno artistico nella ricerca del dialogo e della pace tra culture e popoli differenti. L’impegno dei due artisti viene riconosciuto anche dalla fondazione Accademia del Mediterraneo che conferisce loro il premio Mediterraneo arte 2001 per aver voluto utilizzare il linguaggio universale della musica quale strumento di pace.

Parallelamente rispetto alla carriera musicale, ha lavorato per anni anche nel campo dell’informazione e del giornalismo. Ha collaborato con l’emittente internazionale Al-Jazeera, della quale era corrispondente in Italia e per la quale curava il “punto di vista occidentale” su temi di rilevanza internazionale, come ad esempio gli attentati dell’11 settembre 2001.

A seguire: Li Beirut, regia di Marco Preti, Libano 2001, 20 min. italiano.

Nabil e le strade di una Beirut ferita. E’ un ritorno a casa particolare, quello del leader dei Radiodervish, profugo palestinese in Libano. Qui, nel 2001 il suo gruppo si è esibito all’ambasciata italiana per celebrare la festa della musica.

Marco Preti, esploratore e regista
Nato a Brescia, è esploratore nomade, alpinista, globe-trotter e scopritore di mondi lontani. Contemporaneamente, è regista, cameraman, cineoperatore specializzato in documentari e fiction in luoghi di natura estrema: montagna, oceani, deserti, giungla, viaggi ed avventura.

A 30 anni passa dall’alpinismo professionale (testimonial di varie ditte leader nel settore alpinismo, guida alpina, maestro di sci, vincitore della prova di velocità alle prime gare mondiali di freeclimbing) al documentarismo ed alla fiction per la televisione.

Nel 1985 fonda la casa di produzione The Coral Climb Film Productions.
Dal Borneo al Camerun, dall’Antartide alla Polinesia, i suoi filmati sono andati in onda su BBC, Discovery Channel, National Geographic, Rai e Mediaset.

Tra i suoi innumerevoli e straordinari documentari, ricordiamo quello che racconta le giornate trascorse in Libano insieme a NabilSalameh e ai Radiodervish. Il risultato di questa avventura è Li Beirut.

Si conclude con "ARABIAN DJSET" di NABIL SALAMET

Info:
http://www.manifattureknos.org/knos/home.php



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :