In questo giorno di tre anni fa usciva The Elder Scrolls V: Skyrim. Una data, l’11/11/11, marchiata a fuoco nella mente di tutti gli appassionati di videogiochi. Quel venerdì di Novembre costituisce infatti il day-one di uno dei giochi più attesi degli ultimi anni, nonchè un titolo che, volenti o nolenti, ha lasciato un segno importante nel mondo dell’intrattenimento digitale. Tra PC, PlayStation 3 e Xbox 360 il capolavoro di Bethesda ha venduto oltre venti milioni di copie.
Quinto capitolo della saga, Skyrim ha visto la luce quattro anni dopo Oblivion e ben nove dopo Morrowind, due capitoli della serie estremamente apprezzati e amati ancora oggi dai fan. Tuttavia The Elder Scrolls V: Skyrim, uscito alla fine del ciclo PlayStation 3 e Xbox 360, rappresenta il canto del cigno della scorsa generazione di console. Che lo si giochi per una settimana, un mese o più, questo titolo ha sempre nuove ricchezze da dare, come la mitologica cornucopia.
In effetti sono pochi i giochi che permettono di vivere un’altra vita in un mondo immaginario come The Elder Scrolls V: Skyrim. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un videogioco di ruolo singleplayer ambientato nell’omonima regione di Skyrim, situata nell’estremo nord del continente fantasy di Tamriel. Il titolo riproduce un mondo aperto ed esplorabile in piena libertà, dalle caverne sotterranee alle montagne innevate fino alle città di ispirazione vichinga, fornendo un’esperienza estremamente immersiva e coinvolgente. Il giocatore veste i panni del Dovahkiin, il Sangue di Drago, l’unico uomo (o donna) che possiede in sè il potere per sconfiggere gli antichi draghi, i quali hanno fatto il loro ritorno dopo secoli terrorizzando gli abitanti di Skyrim, e diventare un eroe. Il gioco attinge a piene mani dall’epica fantasy, quasi come se fosse una trasposizione virtuale del poema epico Beowulf, ma al tempo stesso la reinventa in chiave interattiva: in Skyrim infatti le libertà di scelta, esplorazione e narrazione emergono e si intrecciano in maniera mirabile grazie a un gameplay non lineare. Graficamente il gioco si difende ancora con grande maestria tratteggiando paesaggi credibili e ispirati grazie all’uso del Creation Engine. Impossibile poi non citare le incredibili musiche curate da Jeremy Soule.
A giugno 2013 è inoltre uscita la Legendary Edition contentente tutte le patch e i DLC usciti, tre in totale (Dawnguard, Hearthfire e Dragonborn). Lo scorso aprile Bethesda Softworks ha anche lanciato The Elder Scrolls Online, MMORPG (gioco di ruolo multiplayer online di massa) a canone mensile ambientato nell’universo di Tamriel. Ma, per il momento, moltissimi player hanno mostrato di preferire ancora le avventure solitarie di Skyrim.
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