1.1.11

Creato il 01 gennaio 2011 da Sarinski
Quando ero una piccola, ma non meno cattiva, Sarinski il Capodanno era un evento dalla portata catartica. Mentre mi struggevo dal dolore per il povero anno che se ne stava andando e che non sarebbe mai mai mai e dico mai tornato e non me ne facevo una ragione di non sapere dove andassero a finire gli anni che non usavamo più, funestavo i miei parenti pretendendo che tutto il cerimoniale si svolgesse sempre secondo la stessa identica formula:
rigorosamente in casa al mare, concessione del vino rosso allungato con l'acqua come bevanda della cena che mi introduceva a un precoce alcolismo, accensione delle innocue stelline per bambini le cui scintille comunque secondo me causavano abrasioni mortali sull'epidermide delle mani, trasmissione trash televisiva con conto alla rovescia come da tradizione che se no non lo sa nessuno quando è mezzanotte, trenino, ballo di gruppo, PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE Brigitte Bardot Bardot! Brigitte Peugeot Peugeot! Charlie Brown... Charlie Brown, assagginoinoino di Champagne, sovreccitazione, guerriglia urbana con i mortaretti anche se non ho mai avuto il coraggio di accenderne uno perché il nome non mi sembrava ben augurante, cotechino e lenticchie, fuochi sulla spiaggia, schianto sul letto, russata da Grizzly, benvenuto nuovo anno!
Poi ci sono stati i Capodanni dell'adolescenza, dove sono certa Brigitte Peugeot ci fosse ancora, ma a parte grandi limoni e una quantità indicibile di sostanze illegali non ricordo nulla.
Grandi Capodanni comunque, eh.
E poi ho scoperto che la canzone non dice Brigitte Peugeot Peugeot e il doloroso passaggio nel mondo degli adulti è avvenuto.
Gli adulti fanno strane cose, per loro i buoni propositi si fanno a Gennaio e non a Settembre.
Questo per me è totalmente privo di senso, ma essendo una giovane donna adulta mi adeguerò al classicone e così come sono, gonfia di legumi di Capodanno, ma non dimagrita seppure durante le feste natalizie abbia fatto le Vomitiadi, e quindi contrariata, stilerò la mia personale lista di obiettivi. No, non elencherò una serie di progetti totalmente inverosimili come prendere la patente o iscrivermi in palestra (Ah!Ah! Siate seri), ma mi atterrò a uno scenario assolutamente plausibile:
- Diventare una famosissimissima blogger di respiro internazionale.
- Pubblicare un libro.
- Vincere il Nobel per la letteratura.

No, sto a scherzà. Non so se s’era capito…
In realtà sarei già felice se riuscissi a perseguire i codesti realistici propositi:
- Dire addio alla Pasta Sfoglia Buitoni mangiata cruda, specialmente a quella in raid notturno.
- Dire BASTA all'acrilico e quindi Adieu a Cacca&Emme, che non posso scagliare scintille ogni volta che mi tolgo un maglione e poi essere pettinata come un soffione per ore.
- Dire più parolacce e più fantasiose.
- Pulire il Mac tutti i giorni.
- Risolvere l'annosa questione del ritrovamento dei capelli nelle mutande.
- Non sovvertirò il sistema non struccandomi perché truccata non riesco a dormire, dannata coscienza, ma la smetterò di rimandare di ore l'andare a letto solo perché non ho voglia di farlo riducendomi in coma vigile la mattina dopo.
- Trovare un'ubicazione definitiva alle forcine perché il Paradiso delle forcine morte mi sta diventando troppo affollato.
- Smetterla di creare il vuoto siderale nella mia mente toccandomi per ore la ricrescita  dei peli delle sopracciglia (no, questo non lo farò).
- Trovare una soluzione alla stagnola del pacchetto delle sigarette che infesta tutte le mie borse.
- Tenere pulito l’astuccio dei trucchi.
- Mettere le stringhe alle Converse.
- Fare un corso di Photoshop con il solo obiettivo di potermi vedere una volta nella vita senza occhiaie.
- Mandare affanculo Merdlusconi con epiteti sempre nuovi.
- Raffinare l’arte dello Stalking.
- Provare a mettermi il mascara tenendo la bocca chiusa.
- Capire cosa farne dei miei capelli ora che ho accettato che la riga in mezzo mi sta demmerda.
- Imparare QUALI interruttori accendono QUALI luci in quella che è la mia sala da ventotto anni.
- Scrivere le "y" con una grafia più bella.
- Scrivere più spesso.
- E l’obiettivo di sempre: districare l'enigma sull'uso del punto e virgola.
Il 2010 è stato un buon anno: ho sconfitto, o perlomeno migliorato, una malattia.
E per quanto possa sembrarvi fantascienza gran parte è dovuto a questo blog.
Io detesto cambiare anno quando mi andava bene quello prima, porco il cazzo.
Ma facciamo questo respiro prima del balzo e buon 2011.
A-E-I-O-U-IPSILON
-S

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