1119 - i musicanti di Balboa Park

Da Maricadg
Martedi' mattina siamo andati a Balboa Park, era il primo martedi' del mese e c'erano tre bei musei gratis, quelli piu' a misura di bambino. Non era la prima volta che andavamo, ma era la prima volta che andavamo in estate e... che differenza!
Ho faticato per parcheggiare, davanti ai musei c'era la fila per entrare, e una volta dentro c'era un delirio di bambini scorrazzanti... non si riusciva a fare nulla, non siamo stati molto dentro, e alla fine la maggior parte del tempo l'abbiamo trascorsa  all'aperto, passeggiando, facendo il picnic, e ascoltando i vari musicisti di strada.
Piccola nota.
Tempo fa allo zoo avevo visto dei bambini (in visita pure loro, non in gabbia) con un adesivo attaccato sulla maglietta, con su scritto il proprio nome e i numeri di telefono dei genitori.
Mi e' parsa una buona idea, e l'ho applicata anche io una volta, quando siamo andati in un posto all'aperto con tanta gente, viste le tendenze fuggitive di Little D.
Invece martedi' dentro il museo ho visto addirittura un bambino con la maglietta stampata (di quelle che si ordinano personalizzate) con su riportate le stesse informazioni. Ecco, questo forse e' troppo, pero' lo sticker mi sembra un'idea "pragmatica".
Torniamo ai musicisti di Balboa Park.
Oltre ai soliti noti, stavolta ho visto due ragazzine (in separata sede) che suonavano uno strumento, con la mamma a pochi passi di distanza a vigilare. Una suonava il sax, l'altra il violino. Potevano avere tra i 10 e i 14 anni. Entrambe avevano il box per raccogliere le offerte, una di loro aveva il cartello che diceva "aiutami a raccogliere i fondi per poter diventare un'astronauta" (l'altro non l'ho letto).
All'inizio ho pensato "ma guarda queste mamme, sfruttano le figlie, anziche' aiutarle, bla bla bla".
Poi invece ci ho ragionato su e ho trovato i lati positivi:
- superare l'eventuale timidezza,
- imparare a gestirsi davanti al pubblico,
- praticare uno strumento musicale,
- darsi un obiettivo (realista o meno) e darsi da fare in quella direzione,
- imparare a gestire il proprio denaro, guadagnato con le proprie mani.
Queste le mie impressioni.
Come stanno le cose in realta' non lo so, ma mi piace pensare che i soldi che queste ragazzine raccolgono vengano davvero investiti per realizzare i propri sogni.
Fa parte tutto della mentalita'/cultura per cui a 18 anni (o prima) si va via di casa e, chi piu' chi meno, ci si auto-finanzia la propria vita....
PS tra qualche mese mi vedrete lungo i viali di Balboa Park, giusto il tempo di far capire a Little D che la deve smettere di allentare le corde della chitarra "pretendendo" di accordarla!