Domani sera su Syfy debutterà una nuova serie televisiva: “12 Monkleys” basata sul film omonimo del 1995 di Terry Gilliam.
Amanda Schull è tra i protagonisti del dramma che vede centrale i viaggi nel tempo e veste i panni della dott.ssa Cassandra Railly, una virologa la cui vita viene alterata quando un uomo dal futuro la coinvolge in una trama pluridecennale per evitare la pandemia globale alla quale è in qualche modo sopravvissuto.
Tale evento è accaduto per lui nel 2043, ma non per lei nel 2015 e l’azione della serie salta direttamente in un tempo e luogo più velocemente di quanto si possa dire “paradosso”. Chiarimento: è facile perdersi in giro nella storia.
“Non so sempre di preciso cosa lei conosce in quel momento, che cosa sa il mio personaggio, quello che non sa, ciò che è o non accaduto” spiega l’attrice. Riconoscendo che il materiale di base di Gilliam “è un po’ un rompicapo”, ma la serie dice: “hanno tirato fuori tutto, ha senso. Così è la fantascienza – ovviamente il viaggio nel tempo [e Cole] scompare, ma lo facciamo in modo che… sia reale e si basi in realtà su un qualcosa di vero per quanto eventualmente potrà esserlo”.
Cassie unirà i suoi sforzi con Cole – qualcosa che accade rapidamente una volta che lo spazio temporale inizia il suo moto.
“Forse qualcuno potrebbe mettere se stesso in discussione, lei non l’ha mai fatto, sa quello che ha visto” spiega Schull in riferimento ad un uomo che dopo aver previsto una fine orribile per il mondo scompare di fronte agli occhi di Cassie. Quella sua innata certezza mista ad una carriera passata a prepararsi per l’evento che Cole prevede accadere, rende Cassie la persona perfetta per accompagnare il viaggiatore del tempo nella sua missione.
“Se [Cassie] sceglie di ignorare gli avvertimenti di lui, lei in pratica rigetta tutti i suoi anni di lavoro e di studio. Se lei perde la palla, la fine del mondo è in pratica sulle sue spalle” afferma Schull. [TV Line]