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Creato il 11 settembre 2011 da Thx217

Amanti delle scarpinate,appassionati di bastoncini non dite che Cyrano217 non pensa anche a voi,per il vostro sollazzo qui non si bada a spese,utilizzando tutte le fibre del mio essere,piedi compresi!
Questa volta il tour è pensato per chi va in montagna,intendiamoci,non chi fa arrampicata, ferrate o sport estremi ma a chi durante la settimana lavora e la domenica vuole farsi una passeggiata all'aria aperta,senza distruggersi e godendosi la natura.
Sveglia,come sempre in queste occasioni,all'alba,solito briefing con caffè e brioches e poi rotta verso passo Pian delle Fugazze,che posto alla fine della Vallarsa,collega le provincie di Trento e Vicenza,lo strano nome ha un'etimologia alquanto controversa:va dalla focaccia che veniva impastata per i soldati al contemplare le fughe che facevano i contrabbandieri dalle guardie passando per i ricordini delle mucche,insomma solo dal nome si capisce che qui di carne al fuoco ce ne è molta.
Comunque,parcheggiato il potente mezzo meccanico passo al mezzo anatomico per iniziare la camminata che dal passo,a circa 1100m sul mare,mi porterà al rifugio Campogrosso a quota 1400m...come si può vedere il dislivello non è molto e,se si aggiunge che il percorso è di 6Km di cui 6 asfaltati se ne deduce che è fattibile da chiunque.

Durante il percorso non si può restare indifferenti allo spettacolo che offre la natura sotto forma di paesaggi maestosi e flora tipicamente alpina.
L'andata è stata tranquilla,vista l'ora non era molta la gente incontrata,solo qualche altro ardito che sfidando le temperature...fresche della stagione si cimenta nella camminata.
L'ora,seppur mattiniera,presenta vari lati positivi: temperatira ideale,condizioni meteo ottimali per le foto,poca gente e,cosa suggestiva più che importante,si vede la montagna che si sveglia.

Arrivato al rifugio scopro che non sono l'unico mattiniero della giornata,i mattinieri sono molti e pullulano nei prati attorno alla struttura e fino alla cima della montagna dove si trova una madonnina votiva.
Ristorato,m'incammino sulla via del ritorno che,per l'occasione,dopo l'andata in leggera salita,è in discesa,inoltre al mio ritorno la montagna si è svegliata e i prati sono pieni di mucche che si godono le ultime brucate prima della "desmontegada" per il ricovero invernale.oltre alla montagna si sono svegliate anche un sacco di persone che si sono riversate brulicanti lungo il sentiero e sui prati,intenti a godersi queste ultime domeniche d'estate con una temperatura più che accettabile in un posto che a tutto fa pensare tranne che a stress,lavoro e problemi,ricordandoci,ancora una volta,che il mondo,nella sua versione "di serie" è stato fatto per viverci felici e non per erodersi l'esistenza con un sacco di problemi che ci paiono più imponenti e massicci delle montagne che ci circondano.
Nonostante la semplicità del percorso alla fine si è comunque stanche ma,un pranzo al ristorante due curve più sotto del passo ripristina le forze e rallegra la giornata.



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