13 maggio: il bandito e il campione

Da Ginny @ginnyna

Provate a pensare ad uno sport, uno qualunque. A quanti e’ venuto in mente il ciclismo?!? E se ora vi chiedessi di dirmi anche un atleta “figo” ?!!? Oserei dire che nessuno risponderebbe Coppi, Bartali o Cipollini. Ora provate ad immaginarveli: maglia in una specie di acetato tecnico, caschetto e “ciclisti” con “parapacco” li rendono inconfondibili, no?!? anche quando non sono in sella alla loro bici! Eppure, oso una statistica, il ciclismo non agonistico e’lo sport più praticato; pure io che non sono certo esempio di dinamismo ho iniziato prestissimo, avevo una piccola graziellina rossa con il cestino davanti. Ancora adesso quando posso, in sella alla mia Legnano azzurra, faccio le mie volate verso il traguardo, generalmente il supermercato!!! Il Giro d’Italia nasce proprio per consacrare a livello nazionale e internazionale questo sport con l’ambitissima maglia del vincitore che e’ rosa in onore de La Gazzetta dello Sport, organizzatrice dell’evento sin dagli esordi. Il Giro d’Italia io l’ho visto: Milano corso Sempione, un’emozione! Arrivano, colorati come farfalle, concentrati, pedalano in gruppo o soli, non fai in tempo ad osservarne uno che si e’ già dileguato all’orizzonte; fosse per me sarebbero già tutti vincitori! Quello di quest’anno e’partito pochi giorni fa e arriverà a Milano, solitamente l’ultima tappa e’sempre qui perché c’è la sede della Gazzetta, il 27 maggio dopo una pedalata di 3503,9 km su e giù, giù e su per lo stivale!

LA PRIMA PEDALATA INTORNO ALL’ITALIA RISALE AL 13 MAGGIO 1909 SOTTO IL SEGNO DEL TORO


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