Lorenzo è un laureando in ingegneria energetica indirizzo idrocarburi, e ci spiega più tecnicamente cosa ha fotografato: «le gradinate stanno sprofondando sul fondo, il lago sta cercando di riprendersi quello che gli è stato tolto», inoltre: «il rivestimento in finta pietra di Moltrasio non potrà durare più di una decina d'anni, ora, un'opera pubblica a livello quasi monumentale penso che dovrebbe essere progettata per una vita operativa di 100 anni, diciamo 50 per una struttura che lavora in condizioni ambientali spinte come una struttura nella zona degli spruzzi e non certo 10 anni. Senza contare la fogna a cielo aperto che scarica nel porticciolo di Sant'Agostino». C'è di più: «Il calcestruzzo che regge le famigerate pietre mostra già segni di carbonatazione e corrosione dell'armatura interna nel tratto Sant'Agostino-Piazza Cavour». Nonostante ammetta che qualcuno più esperto possa valutare meglio la situazione, afferma anche che ci sono «molti altri tratti di lungo lago su entrambe le sponde (e sulla diga) che necessitano di una manutenzione ordinaria e straordinaria urgente»Insomma non si capisce come siano stati fatti questi lavori: crepe, un muro troppo alto che tra l'altro proteggerebbe solo in parte dalle esondazioni, la scalinata che cede, ed ora anche questo.Le perplessità su come siano stati diretti i lavori dai dirigenti comunali (il direttore lavori Antonio Viola, il responsabile del procedimento Antonio Ferro e il direttore generale Nunzio Fabiano) si moltiplicano.
Un cantiere da 26 mila euro che non ha portato a nulla fino ad ora e che, ne siamo certi, sarà una bella gatta da pelare per la lista che si aggiudicherà le prossime elezioni.
Valentina Nichele
Fuga in silicone
muro vecchio, ben fatto
saldatura malfatta
pietra rotta, in un altro punto, rispetto allo scollamento generale
Copriferro mancante
profondità della fessura