In Italia, Francia e Spagna l’uva cresce più velocemente e i viticoltori fanno fatica a riconoscere quale sia il momento migliore per raccogliere i grappoli.
Per colpa dei cambiamenti climatici il vino potrebbe non avere più lo stesso sapore.
A dirlo é la professoressa Kimberly Nicholas, docente della Lund University (Svezia), secondo cui il gusto di vini come chardonnay e pinot nero é a rischio a causa dell’aumento delle temperature. “I cambiamenti climatici – ha detto la Nicholas in un articolo pubblicato su Scientific American e ripreso dal Telegraph – cominciano a influenzare i sapori che le persone si aspettano da vini diversi”.
Secondo la professoressa, che lavora anche come consulente per l’industria vinicola, a causa del clima più caldo, in Italia, Francia e Spagna l’uva cresce più velocemente e i viticoltori fanno fatica a riconoscere quale sia il momento migliore per raccogliere i grappoli. Per i coltivatori é infatti sempre più difficile individuare quando il rapporto tra maturità degli acini, livello di zuccheri e acidità sia ottimale.
“Con l’aumento delle temperature, il rapporto desiderato tra acidità’ e livello di zucchero arriva prima nella stagione”, ha spiegato la Nicholas. “Anche il sapore ottimale potrebbe arrivare prima – ma non così tanto – lasciando così un divario tra sapore ideale e rapporto ideale tra zuccheri e acidità”. Ed oltre al gusto é a rischio anche il colore tipico dei vini più pregiati: secondo la ricercatrice l’uva, maturando più velocemente, potrebbe non raggiungere il colore desiderato.
Fonte: Meteoweb
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