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14. Far East Film Festival: Il ritorno di Johnnie To

Creato il 24 aprile 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

14. Far East Film Festival: Il ritorno di Johnnie To

 

Anno: 2012

Durata: 111′

Genere: Drammatico/Romantico

Nazionalità: Hong Kong/Cina

Regia: Johnnie To

 

Non a caso la prima europea del suo ultimo lavoro, Romancing in thin air (2012), viene presentata proprio il 22 aprile, giorno del suo compleanno. In più, gli attenti organizzatori del festival lo invitano sul palco prima del film, fra gli applausi scroscianti dei fan, per mettergli in mano un Gelso d’Oro (albero di origine asiatica presente nel paesaggio friulano) come premio alla carriera. Johnnie To, che ha scritto alcune delle pagine fondamentali del cinema cantonese, è infatti amatissimo da queste parti e probabilmente deve proprio al Far East il lancio della sua fama europea, tanto che nel 2004 volle omaggiare Udine, girandovi alcune scene del suo Yesterday once more.

Ma al pubblico in evidente visibilio, prima della proiezione, To dice solo “grazie a tutti, spero che il mio film vi piaccia”, e in queste parole qualcuno dei presenti legge un po’ di ansia. Del resto, anche nelle interviste rilasciate in giornata alla stampa, era apparso consapevole di non aver profuso il meglio di sé nell’ultimo lavoro, argomentando la necessità di produrre commedie commerciali per poter continuare a realizzare opere più sentite a livello personale.

 

14. Far East Film Festival: Il ritorno di Johnnie To

 

Lontano dai due generi che più hanno ispirato la sua produzione, il noir e il poliziesco, Romancing in the air mescola vita reale e copione cinematografico, prendendo le mosse dalla crisi esistenziale di un divo (Michael, interpretato da Louis Koo) che si ritira in montagna per sfuggire a fan e paparazzi, per poi diventare un film nel film con personaggi che a loro volta diventano attori. La storia è ambientata nella provincia cinese dello Yunnan, dove la proprietaria di un motel (Sammi Cheng), donna forte nelle avversità quotidiane quanto caparbia nei sentimenti, vive ai margini di un bosco sconfinato, nel quale spesso le persone si smarriscono. La vita a contatto con la natura, lontano dallo star system, aiuta  Michael a ritrovare se stesso, ma altri, sulla scia di quel destino ineluttabile che spesso caratterizza i film di To, si perdono e non fanno mai più ritorno a casa.

Purtroppo il lungometraggio non fa ridere nella prima parte, che si annuncia come commedia, e non commuove più tardi, quando diventa melodramma. Ci si immerge piacevolmente nell’intrico della selva innevata così come si sentono confortevoli le pareti di legno del tranquillo motel (a chi non piacerebbe vivere in un così bel posto, per quanto faticose siano le condizioni di vita?), ma la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi non convincono e sono poco aiutate dalla regia, risultando quasi del tutto assenti quei movimenti di macchina che hanno reso celebre il maestro.

Oltre a presentare il film, Johnnie To è venuto per far conoscere al pubblico tre giovani talenti suoi allievi, Wong Wai Kit, Mo Lai e Li Yin Fung, che hanno portato al festival friulano quattro corti in anteprima mondiale. Siamo sicuri che il  grande regista di A hero never dies(1999) ha ancora tanto da dare al cinema, ai suoi connazionali e a tutti noi.


Lady L. Hawke

14. Far East Film Festival: Il ritorno di Johnnie To
Scritto da il apr 24 2012. Registrato sotto FESTIVAL, RECENSIONI FILM VISTI AI FESTIVAL. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione


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