Oggi Cinghialetto compie 14 mesi!Cammina alla scoperta del mondo, traballante come uno zombie, assetato di scoperte.Da quando è bipede è un bimbo più sereno. Perché -ammettiamolo- il suo primo anno di vita è stato impegnativo. Per i primi tre mesi ha pianto ininterrottamente (per ogni cambio, per il bagnetto, per la vestizione, per l'addormentamento, per questo, per quello e anche per quell'altro). Si calmava solo attaccato al seno, ma delle volte neanche con quello.All'inizio mi sono posta mille domande: perché? Cos'ha? Sarà stato il trauma del parto (flebo di ossitocina-ventosa-manovra di Kristeller)? Forse c'entrano i geni? (e qui sarebbe da capire se è colpa mia o del marito)? Genitori troppo presenti? Viziato? Reflusso? COLICHETTE?Poi mi sono data una risposta, una sola, chiara, concisa, lapalissiana: è un rompiballe, in senso buono s'intende. Un bimbo esigente, amplificato, ipersensibile (ho letto l'impossibile sul tema). Però, ecco, gli voglio bene proprio perché è così e credo che sia il figlio che mi merito, non per masochismo, badate bene: io nella vita sono sempre stata pigra e superficiale, non ho mai portato a termine un progetto mettendoci l'anima. Avessi avuto un figlio angelico temo che me lo sarei dimenticato in un angolo. Invece questo figlio difficile da gestire mi ha da subito costretto a un impegno notevole, mettendomi costantemente alla prova come genitore. E' una terapia potentissima grazie alla quale sto capendo i miei limiti e potenziando l'empatia (sulla pazienza ci stiamo lavorando).E ovviamente guardo positivamente al futuro: Cinghialetto sta migliorando nel carattere e io posso tirare un po' il fiato. Non troppo, lo so, l'adolescenza con i suoi problemi esistenziali è dietro l'angolo.