Con il Monday Night si è conclusa la 14^ giornata di Serie A. Il nostro pagellone da 0 a 10.
Voto 0 all’Hellas Verona, sempre più giù in Serie A. Dopo l’ennesima sconfitta, il Verona ora ha la peggiore difesa del campionato assieme al Carpi. Finora zero vittorie, sei pareggi e otto sconfitte: un rollino da retrocessione che è costato il posto di Mandorlini. Voto 0 allo stesso portiere degli Scaligeri, Rafael, per l’ingenua e inutile gomitata rifilata a Paganini, costata il rigore e la sconfitta. Un portiere della sua esperienza non può permettersi un simile gesto, tantomeno considerando l’importanza della sfida e la situazione dei suoi.
Il Verona esonera Mandorlini. Arriva Corini https://t.co/OCTnKfkTZf pic.twitter.com/4g3HyMjSQR
— La Stampa (@la_stampa) 30 Novembre 2015
Voto 1 alla Sampdoria, come l’unico gol realizzato sabato sera contro il Milan. Squadra avulsa, senza gioco, senza idee e che non vince dal 25 ottobre scorso, quando affondò l’Hellas Verona 4-1. Vittoria, quest’ultima, che non deve illudere, perché il Verona di quest’anno è la sorpresa in negativo della Serie A.
Voto 2 alla Roma, che capitombola ancora una volta in cinque giorni. Perdere contro questo Barcellona ci sta, ma cadere anche con l’Atalanta, per di più davanti ai propri tifosi, non è accettabile per una squadra che punta allo Scudetto. Per quanto siano pesanti le assenza di Gervinho e Salah, non ci sono alibi e Garcia lo sa. Da sabato prossimo serve la svolta col Torino e, soprattutto, servirà continuità.
Voto 3 al Genoa e a Pavoletti, croce e delizia di Gasperini. Dopo l’insperata vittoria contro il Sassuolo, arrivata grazie all’ex attaccante proprio dei neroverdi, il Grifone crolla inspiegabilmente contro il Carpi e parte della colpa è di Pavoletti, che lascia i suoi in 10 uomini per quasi tutta la partita, a causa di un’altra ingenua gomitata.
Voto 4 alla Lazio, bella in Europa ma in crisi in Serie A: l’ultima vittoria risale al 25 ottobre (3-0 al Torino). Da allora 4 sconfitte e un pareggio. Bisogna dire, comunque, che i biancocelesti sono anche sfortunati, come gli episodi di Empoli possono testimoniare.
Voto 5 a Bologna e Fiorentina. I rossoblu sono davvero poca roba con il Toro. Per Donadoni, si tratta della prima sconfitta da quando siede sulla panchina rossoblu. I viola invece, con l’1-1 di ieri a Sassuolo, concludono una settimana fatta di pareggi: due in Serie A, con Empoli e, appunto, Sassuolo, uno in EL con il Basilea. Sembra che qualcosa si sia inceppato nel “giocattolo” di Sousa.
Voto 6 a Torino, Empoli e Inter. I granata ottengono senza troppa fatica i tre punti contro uno spuntato Bologna e continuano la marcia verso l’Europa. Gli Azzurri confermano il buon momento di forma e, complici gli episodi, battono la Lazio, allontanandosi dalla zona retrocessione. I nerazzurri, infine, giocano con il Napoli un primo tempo da cinque, un secondo da sette. Grande reazione, pur in inferiorità numerica, e impresa sfiorata nel finale.
Voto 7 ad Atalanta, Frosinone, Juventus ed Udinese. I nerazzurri compiono l’impresa espugnando l’Olimpico di Roma; i ciociari si aggiudicano la sfida salvezza grazie a Ciofani e all’ottimo lavoro di Stellone; la Juve coglie il quarto successo di fila e si avvicina alla zona Champions mentre i bianconeri di Udine conquistano la seconda vittoria consecutiva e salgono a quota 18 punti.
Voto 8 al miglior Milan della stagione e al Carpi. Miha cambia di nuovo modulo e questa volta sembra aver trovato quello giusto. Samp annullata e Diavolo che la strapazza, avvicinandosi alla zona Europa grazie Niang (doppietta e assist per lui) e Bonaventura, ancora una volta l’uomo in più dei rossoneri . I biancorossi di Castori, invece, conquistano la prima storica vittoria fuori casa grazie a due veterani: Borriello e Zaccardo. Un giorno indimentabile per la società emiliana. Voto 8, poi, a singoli come Borriello, Inglese e Théréau: il primo entra in campo e rivitalizza i Falconi, stendendo proprio il suo ex Genoa con gol (il n° 100 della carriera) e assist; il secondo realizza un gol pazzesco – anche se inutile – contro l’Udinese, un gol che ricorda quello di Benteke nell’ultimo turno di Europa League. Il terzo, infine, mette una doppia firma sulla vittoria dell’Udinese: prima il colpo di tacco, poi lo scavetto su assist dell’intramontabile Totò di Natale.
Gran bel goal Roberto #Inglese. Bravo. #golazo #Chievo #SerieA pic.twitter.com/iyqJAC4O7t — Sciabolata Morbida (@sciabolatablog) 29 Novembre 2015
Voto 9 al Napoli visto fino al gol di Ljajic. Primo tempo senza sbavature per i partenopei, che sbloccano subito la gara con l’imparabile conclusione del Pipita. Molto bene anche nella ripresa, dove il solito Higuaín si rivela scatenato sotto porta. Poi, il gol dell’ex Roma sembra spazzare via certezze e solidità difensiva viste fino a quel momento. Tant’è che l’Inter, in dieci uomini per l’espulsione di Nagatomo, sfiora il colpaccio con il doppio palo colpito in 30’’ da Jovetic e Miranda e gela i 55mila del San Paolo, che fino a quel momento aveva sostenuto la propria squadra a gran voce.
Voto 10 ad uno strepitoso Higuaín che, con la doppietta messa a segno, mata l’Inter, portando il Napoli al comando della Serie A, e allunga pure nella classifica cannonieri, portandosi a 12. Solo un giocatore così avrebbe potuto risolvere il big match. Duello con Icardi vinto senza repliche.
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— Serie A TIM (@SerieA_TIM) 30 Novembre 2015