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14/01/2016 - Gestione dei Rifiuti: Zero Sprechi, per un'Economia Veramente Circolare

Creato il 14 gennaio 2016 da Orizzontenergia

Promuovere il buongoverno, combattere l’ampliamento delle discariche e l’export dei rifiuti, recuperare materia ed energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
, smontare miti e tabù che hanno impedito, in particolare alle Regioni del Mezzogiorno d’Italia, di uscire dallo stato di perenne emergenza. Valorizzare il vero significato di Economia CircolareEconomia Circolare
Modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Si tratta di un sistema opposto a quello definito “lineare”, che parte dalla materia e arriva al rifiuto.
e dell’espressione “Zero Waste” coerentemente con gli indirizzi della UE. Gli Amici della TerraAmici della Terra
Associazione ambientalista presente in Italia dal 1978 che costituisce la rappresentanza italiana di Friends of the Earth International.Gli Amici della Terra promuovono azioni di educazione al rispetto verso l'ambiente, sostenendo iniziative sul territorio affinchè i governi e le istituzioni sovranazionali adottino politiche di sviluppo sostenibile.
stanno raccogliendo le adesioni di cittadini, associazioni, imprese ed amministrazioni per costituire una rete per la buona gestione dei rifiuti.

Di seguito, i tre punti della Carta fondativa della Rete Zero Sprechi.

1. Verso un’economia circolare

Europa 2020
“A partire dalla rivoluzione industriale lo sviluppo delle nostre economie è avvenuto all'insegna del "prendi, produci, usa e getta", secondo un modello di crescita lineare fondato sul presupposto che le risorse sono abbondanti, disponibili, accessibili ed eliminabili a basso costo. È opinione sempre più diffusa che questo modello compromette la competitività dell'Europa ed il suo ambiente.

La transizione verso un'economia più circolare è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Utilizzare le risorse in modo più efficiente e garantire la continuità di tale efficienza non solo è possibile, ma può apportare importanti benefici economici”.

(Così la COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO del 2014).

L’obiettivo indicato dall’Europa è Zero Waste, ovvero Zero Sprechi. 

2.  La gestione del ciclo integrato dei rifiuti

La raccolta differenziataraccolta differenziata
Raccolta di rifiuti raggruppati per tipologia (per esempio, carta, vetro, plastica) al fine di riciclarli rendendo più facile lo smaltimento e valorizzando il rifiuto stesso come materia prima. Ogni Comune stabilisce le modalità di raccolta.
è il primo passo per dar luogo ad un ciclo integrato dei rifiuti urbani: un passo importante perché coinvolge i cittadini in prima persona; un passo necessario ma non sufficiente. Senza la raccolta differenziata il ciclo non parte ma, dopo la raccolta differenziata, bisogna che funzioni un sistema industriale per la trasformazione dei diversi rifiuti separati: le industrie del ricicloriciclo
Operazione grazie alla quale è possibile recuperare un materiale avviandolo a trattamenti specifici per poterlo riutilizzare.
che trasformano la materia, gli impianti di compostaggiocompostaggio
Processo chimico-fisico di ossidazione, che avviene in condizioni controllate, da cui si ottiene il compostcompost
Prodotto biodegradabile ottenuto attraverso la fermentazione aerobica (cioè in presenza di ossigeno) di sostanze organiche ad opera di batteri che si trovano naturalmente in ambiente. Il compost può essere impiegato come fertilizzante o come substrato colturale.
. Esso si svolge in due fasi:  biossidazione (in cui si ha la degradazione di alcune componenti organiche) e maturazione (durante la quale il prodotto si stabilizza), sviluppando una notevole quantità di energia.
per la frazione organica e i termovalorizzatori per recuperare l’energia contenuta nella frazione residua non riciclabile. Una buona raccolta differenziata è indispensabile sia per ridurre la quantità di rifiuti da smaltire che per recuperare il massimo possibile di energia contenuta nei rifiuti irrecuperabili che, altrimenti, andrebbe dispersa.

Ciclo Integrato dei Rifiuti
La legislazione europea stabilisce una gerarchia dei rifiuti: prevenzione, riutilizzoriutilizzo
Qualsiasi operazione nella quale il materiale, concepito e progettato per poter compiere, durante il suo ciclo di vita, un numero minimo di spostamenti o rotazioni è riusato di nuovo o reimpiegato per un uso identico a quello per il quale è stato concepito.
, riciclaggio, recupero, compreso il recupero di energia, e smaltimento
. Nessuna di queste fasi può essere ignorata o esclusa, pena la non chiusura del ciclo, il disservizio, il danno ambientale, l’esportazione irresponsabile dei rifiuti con grave danno economico e di civiltà. Bisogna inoltre considerare che anche in un'economia fortemente circolare permane qualche elemento di linearità con prelievi di risorse vergini (che vanno ridotti al minimo) e produzione di rifiuti irrecuperabili (che vanno smaltiti nel modo più corretto eliminando ogni spreco).

La mancanza di una informazione corretta e responsabile ha spesso portato ad ignorare o a sottovalutare la necessità di ulteriori azioni successive alla raccolta differenziata. In particolare, la immotivata demonizzazione del recupero energeticorecupero energetico
Utilizzo dell'energia sviluppata durante un processo fisico o chimico (per esempio calore liberato da una combustionecombustione
Processo chimico esotermico (ovvero che comporta sviluppo di calore) in cui il combustibile si combina con l'ossigeno presente nell'aria oppure appositamente separato (comburente). La reazione di combustione avviene previo innesco localizzato (accensione).
, energia di pressione, ecc.) per la produzione di altre forme utili di energia (elettricità, vapore, ecc...)
ha portato, in oltre metà del Paese, ad un ritardo strutturale nella dotazione di impianti necessari e, di conseguenza, ad una costosa e iniqua pratica di esportazione dei rifiuti e al mantenimento di un ruolo abnorme delle discariche.

Proprio dalle esperienze dirette deriva l’esigenza di amministrazioni e cittadini di reperire informazioni ambientali corrette ed esaurienti e di adottare nuove politiche basate su un approccio scientifico e razionale. 

3.  La rete “Zero Sprechi, per un’Economia Circolare”

Zero Sprechi Europa
Occorre una rete per scambiare informazioni, promuovere buone pratiche, avviare percorsi e iniziative comuni, costruire la consapevolezza che la questione rifiuti non può essere affrontata con demagogia. Una rete indispensabile alle comunità che non vogliono sfuggire alle proprie responsabilità e che sentono il bisogno di una maggior coesione nazionale.


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