15 libri importantissimi della mia vita. E la curiosità di sapere i vostri.

Creato il 14 marzo 2015 da Giuseppe Armellini
Da 4 anni non riesco a leggere. Non so se sia (90%) mancanza di serenità o (10%) eccessiva "virtualizzazione" della propria vita (perchè, diciamocelo, rispetto a prima tanto tempo libero della nostra vita lo passiamo davanti a sto cazzo de pc) ma il fatto è che rileggo la stessa frase 50 volte, senza riuscire a concentrarmi.
Però in vita mia ho letto, ho letto tanto. Per una quindicina d'anni credo di aver viaggiato a 30,40 romanzi l'anno.
Sulla scia di quanto sta per fare il mio amico Massimo (quello del post sulla malinconia) mi è venuta voglia di buttar giù una lista di libri e autori che sono stati importanti nella mia vita. Ovviamente ne mancheranno di importantissimi, questi esercizi sono sempre molto ballerini ed estemporanei, però anche se non saranno I 15 libri più importanti di sicuro sono 15 libri importanti.
Magari un giorno, se ricomincerò a leggere, questo diventerà uno spazio dove fare anche alcune chiacchiere sui libri.
Ho deciso di mettere UNA sola opera per autore, altrimenti Pennac, Dostoevskji, Saramago e Kafka cannibalizzavano tutto.
Io metto i miei.
e i vostri?
1 La Divina Commedia, di Dante Alighieri

Perchè per quanto uno possa cercare una cosa più bella ed impressionante, beh, non esiste al mondo
2 La Lunga Marcia, di Stephen King

Ho passato tutta la mia infanzia ed adolescenza con i libri di King, almeno 10 anni pieni (ed una cinquantina di romanzi), almeno uno andava scelto. Questo è un corto romanzo probabilmente nemmeno tanto valido. Ma mi è rimasto sempre dentro la pelle, non ne so nemmeno il motivo.
3 Il Barone Rampante, di Italo Calvino

Un altro degli autori della mia infanzia, forse dell'infanzia di tutti. Anche perchè te lo vendevano come tale. In realtà ci troviamo davanti ad uno scrittore ed intellettuale grandissimo, altro che letteratura per ragazzi. E tra tutti la storia di questo barone che andava di albero in albero è praticamente indimenticabile
4 I Racconti del terrore, di Edgar Allan Poe

Altro must dell'adolescenza. Con lui ho imparato cosa sia l'inquietudine, la paura, la suspence. Con lui ho conosciuto il gotico. E la scrittura in prima persona, che io adoro
5 Il Fu Mattia Pascal, di Luigi Pirandello

Uno scrittore che ha affrontato tematiche pazzesche, tematiche che mi toccano profondamente. L'identità, la relatività dell'Io, l'umorismo.
A dir la verità ho i ricordi più belli nei racconti, ma prendo Pascal.
6 Bestie, di Federigo Tozzi

Scrittore scoperto per caso all'Università. Mai letto niente di più personale, grezzo, naturale e disperato. L'essenzialità della letteratura
7 Finzioni, di Jorge Luis Borges

Uno scrittore impressionante. Per sognare e perdersi
8 La Metamorfosi, di Franz Kafka

Gregor Samsa si sveglia da sogni inquieti e si ritrova tramutato in insetto. Leggenda.
9 1984, di George Orwell

Imparai cosa è la distopia. Imparai che esistevano mente capaci di vedere oltre, e lontano. E imparai che si può scrivere un horror parlando solo di uomini ed emozioni da reprimere
10 Tristram Shandy, di Laurence Sterne

Avevo un esame di letteratura inglese l'indomani. Preparavo tutti i miei esami solo nell'ultima settimana, grazie ad un metodo infallibile che per fortuna ha sempre funzionato. Però mi mancava da leggere il Tristram, e anche se probabilmente nessuno l'aveva letto (era solo una piccola parte dell'esame) a me scocciava lo stesso. Mi misi così a letto, con le sue 700 pagine, e lo cominciai sperando di poterne leggere il più possibile. Uscii dalla camera 13 ore dopo, senza aver mangiato, senza pause. Letto tutto. Non mi ricordo nemmeno di cosa parli adesso, ma fu un'esperienza incredibile. Un libro pazzo, visionario, divertentissimo.
11 Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, di Carlo Emilio Gadda

Altra esperienza unica per me. Lo leggo una volta, non ci capisco un'emerita fava. Incazzato con me stesso appena terminata l'ultima riga torno alla prima pagina e ricomincio.
(nel cinema la stessa cosa, ossia finire un film e rivederlo immediatamente senza pause, mi è capitato solo con 2046 di Kar Wai, e sempre per lo stesso motivo, non averci capito niente la prima volta).
E passo così dal non averci capito nulla nella prima lettura al ritrovarmi, nella seconda, con la sensazione di aver letto uno dei libri più belli della mia vita. Una scrittura unica, impressionante, assurda. Un autore senza eguali probabilmente.
12 Le Anime Morte, di Nikolaj Gogol

Una folgorazione. Sentivo sempre parlare di quell'altri due, sapete chi, e invece scopro che la grande letteratura russa aveva un autore se non superiore, almeno pari agli altri. Un libro straordinario, completo, capace anche di farti sorridere con lo stile inconfondibile di Gogol
13 Il Paradiso degli orchi, di Daniel Pennac

Che dire. Lo leggo e divento un drogato di Malaussene. Leggo tutti gli altri della saga in un solo mese. Probabilmente, se fossi in grado di scrivere un romanzo, vorrei farlo con lo stile di Pennac.
14 I Fratelli Karamazov, di Fedor Dostoevskji

Oggettivamente, il più grande scrittore di tutti. E sto libro qua... non so nemmeno che dire
15 Cecità, di Josè Saramago

Il mio scrittore preferito, ne ho già scritto abbastanza.
Potrei metterli dentro quasi tutti dei suoi romanzi.
Ma non c'è nessuno di più importante da quello da cui si è iniziato.
Vorrei leggere:
La Ricerca di Proust
Celine
Le Benevole
Il Don Chisciotte
Infinite Jest
L'uomo senza qualità di Musil

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