16 cose da sapere sul climax

Da Anima Di Carta

Grande Giove!

L'adrenalina sale, la suspense è al massimo, i protagonisti si giocano il tutto per tutto: è il momento del climax, uno dei più importanti in una storia. Se stiamo scrivendo un romanzo, va da sé che è una parte che va progettata e scritta con grande cura.
Io sono alle prese con il punto culminante del mio romanzo e ho pensato di radunare un po' le idee in questo post. Niente di definitivo, solo qualche spunto di riflessione.
1) Il climax in una storia è un momento di azione e intensità, un evento cardine intorno al quale ruota il resto, il punto di convergenza degli elementi della storia stessa, il momento in cui le forze che abbiamo introdotto nell'inizio e messo in gioco nel corso dello sviluppo si incontrano-scontrano. Siamo alla resa dei conti.
2) Se questa parte della storia non ha niente a che vedere con questi elementi ma ne utilizza altri (magari appena introdotti o estranei alla vicenda principale), la storia perde di senso. Il climax è connesso con l'asse portante della trama.
3) Ci possono essere più climax, per esempio in relazione a vari personaggi, subplot, situazioni o anche in relazione allo stesso protagonista, ma uno solo è quello intorno a cui deve ruotare tutto, e deve distinguersi: c'è una sola vera scena madre e si deve notare.
4) Spesso nel climax il protagonista si trova davanti a una scelta fondamentale o a una grande sfida. Questo è il momento in cui dimostra di che pasta è fatto. Può uscirne vincitore o perdente, ma deve aver fatto del suo meglio perché le sorti gli stavano a cuore.
5) Il climax va preparato con un crescendo di tensione, infatti la parola in greco significa “scala”. Io però preferisco dire che gli eventi precipitano fino a toccare il fondo. La suspense deve crescere nell'arco dello sviluppo, come se una corda si tendesse fino a spezzarsi. Per ampliare questo effetto si può anche porre una scadenza temporale.
6) Il climax può comportare un conflitto interiore o esteriore. Tipici esempi di climax sono il faccia a faccia con il nemico storico, lo scontro finale. Ma altrettanto d'effetto e forse migliori sono quelli che riguardano l'interiorità, come quando il protagonista affronta le sue paure, il suo passato, i suoi nemici “invisibili”, o viene posto di fronte a una scelta con una posta in gioco dalle conseguenze importanti, come un conflitto morale che mette in discussione i suoi valori.
7) Le cose non devono essere facili per il protagonista. Spesso viene a trovarsi in una situazione senza via d'uscita (apparentemente), ogni sorta di imprevisti si interpone tra lui e ciò che si è riproposto di fare (tipici gli intralci al piano d'azione). Le facili situazioni sono fastidiosissime per chi legge o assiste a una storia. Utile a questo proposito può essere l'alternanza di speranze-disillusioni nel corso della storia. Per esempio, il protagonista arriva alla sfida finale dopo aver tentato altre soluzioni, fallite una dopo l'altra.
8) Il climax si può svolgere nell'arco di una o più scene e va necessariamente drammatizzato, non può essere raccontato. Qui è quanto mai valido il concetto di mostrare e non raccontare. Sono pessimi quei climax che si consumano in pochi paragrafi posteriori all'accaduto: il lettore va portato dentro la scena, vuole vedere che sta accadendo. Se non ora, quando?!
9) Personalmente trovo che i climax più belli siano quelli connessi con l'inevitabilità, l'ineluttabilità degli eventi. Se si arriva a questo momento con naturalezza, la storia non può che guadagnarne.
10) La tipologia di climax va adeguata al tono generale della storia. Non ci si può aspettare lo scoppio di una bomba in una narrazione pacata. Per esempio se abbiamo costruito lo sviluppo intorno a dei rancori-segreti dei personaggi, il climax sarà uno confronto tra loro, quando i segreti verranno fuori e si toglieranno i sassolini dalle scarpe. Se la storia è un thriller movimentato, invece i fuochi d'artificio sono indispensabili.
11) Nei romanzi di genere non si scappa, il climax è in un certo senso determinato dalla tipologia della storia. In un giallo c'è la scoperta dell'assassino o di un mistero, in un thriller di solito il protagonista è in pericolo di vita, in una storia d'amore c'è il confronto, la riappacificazione o l'addio con la persona amata, e così via.
12) Spesso dopo il climax il protagonista cambia, completa il suo arco di trasformazione. Anche se così non fosse, quello che è certo è che le cose non sono più le stesse di prima e il dopo-climax deve evidenziarne le conseguenze.
13) La sfida del climax comporta sempre un prezzo da pagare per i personaggi. Si potrebbe dire simbolicamente che hanno attraversato un cerchio di fuoco e come minimo ne sono usciti un po' bruciacchiati. A volte si tratta di effetti collaterali più o meno gravi.
14) Il ritmo è fondamentale per dare la sensazione della gravità della situazione durante il climax. Ma l'autore non deve avere fretta nel concluderlo o liquidarlo in poco tempo, al contrario bisognerebbe tenere chi legge con il fiato sospeso il più al lungo possibile.
15) Si può imparare molto dai film e dalle serie tv. Il climax viene posto di solito verso i 3/4 della puntata o del film. Musica che cresce d'intensità, inquadrature ad effetto aiutano a evidenziarlo.
16) Bisogna prestare attenzione al momento il cui porre il clou della storia. Ho letto romanzi in cui veniva troppo presto, con il risultato che la tensione dopo è calata e la storia si è protratta (trascinata) troppo a lungo, vanificando l'impatto del momento e rendendo il finale deludente. Se viene collocato troppo vicino alla conclusione, invece, non c'è spazio per tirare un sospiro di sollievo e abbiamo l'impressione di venire mandati via a calci dalla storia. Mi è capitato anche questo e ho pensato: ma come, già finito tutto?
Mentre scrivevo questo post, mi sono resa conto che sul climax ci sarebbero tante altre cose da dire, infatti ero partita con 10 cose e me ne sono ritrovate 16! Trovo che il climax sia un argomento davvero affascinante...
E voi, come gestite i vostri climax? Avete già individuato il momento culminante della vostra storia?