1700 km in giro per le Highlands - II parte

Creato il 25 maggio 2013 da Lo Sciame Inquieto

V tappa: Portree-Ullapool
Il Loch Maree merita una sosta, non tanto per vedere le Victoria Falls, quanto per fare una passeggiata nel bosco e godere della vista sulle montagne innevate.
Bellissimo anche il Red Point, la spiaggiona di sabbia rossa che si raggiunge dopo aver attraversato le enclosures (i prati verdi abitati da sveglissime pecorelle) e le alte dune.
Indimenticabile la vicenda del gregge di pecore che si lancia sulla strada in massa, davanti alla nostra macchina e spostandosi randomicamente da una parte all'altra praticamente ci impedisce di passare. Quando arriva una macchina anche dal lato opposto le pecore scelgono la formazione spalmata su tutta la strada. Ci vorrà un po' prima che capiscano che si devono fare da parte!
Più si va a nord e più il paesaggio lascia senza respiro, con vallate ricoperte solo dall'erica, brughiere infinite, vallate che sembra di stare su Marte, montagne altissime, e noi altrettanto alti tanto da sentire relativamente vicine cime da 4.000 metri.
Lo sapevate le Highlands si contrappongono alle Lowlands scozzesi proprio per sottolineare la presenza di numerose catene montuose e l'elevata altitudine media?
Intanto le strade si fanno tutte a un'unica corsia e sempre più deserte.
A un certo punto ci fermiamo per guardarci intorno. Abbiamo montagne innevate davanti e dietro, una valle attraversata da un fiume affianco e nemmeno l'ombra di un essere umano (lo sapevate che la Scozia presa nel suo complesso ha una media di 5 abitanti a kmq, quindi sicuramente le Highlands ancora meno?).
La gola di Corrieshalloch col suo ponte sospeso (dove non ci devono passare più di sei persone alla volta) mi fa paura. La attraverso veloce per arrivare dall'altro lato e non ho il coraggio di guardare di sotto (le uniche foto delle cascate di Measach che si gettano nella gola le farò dalla piattaforma che sta dall'altra parte e che mi dà l'idea di essere più sicura (mah!).
La luce sulla baia di Ullapool è proprio nordica e ci regala anche una specie di arcobaleno. A questo punto potremmo essere anche in Finlandia. Dopo cena per strada non c'è nessuno e d'altra parte col freddissimo che fa come dargli torto!
VI tappa: Ullapool-Durness
La salita alla Knockan Crag, una montagna da cui i geologi hanno potuto ricostruire i modi in cui si formano le montagne dallo scontro delle zolle (lo sapevate che le Highlands millenni fa facevano parte del Polo Sud e poi si sono spostate verso l'Equatore e il nord America, fino ad agganciarsi alla zolla eurasiatica?) è non solo istruttiva, ma ci offre una vista impagabile sull'intero paesaggio circostante!
La sosta all'Ardvreck Castle sulle rive del Loch Assynt è uno dei momenti più emozionanti della vacanza, e non solo perché si dice che il castello è abitato dai fantasmi e io mi lascio suggestionare, ma anche perché nel giro di una mezz'oretta le variazioni atmosferiche ci permettono di guardare e fotografare questo luogo incantato con tutti i tipi di luci e ombre. Da restare a bocca aperta!
Seguirà un altro percorso emozionante: quello che attraverso le montagne, su una strada strettissima, ci porterà a Drumbeg, un paesino che è una specie di gioiellino e può vantare una vista sulla costa nordoccidentale della Scozia senza confronti: azzurro del mare punteggiato di isole che si perdono all'orizzonte.
La bellezza è la costante di questa giornata, visto che Durness ci accoglie con un bel sole e un b&b bellissimo (Bae Seren), gestito da una famiglia con mamma rossissima e tre figli biondissimi.
Il clou è la passeggiata dalla spiaggia di Balnakeil a Faraid Head, attraverso i prati, le spiagge e le dune, punteggiate da tane di conigli, fino alle verdi falesie. Uno dei posti più belli che io abbia mai visto.
VII tappa: Durness-Inverness
Oggi è il giorno della pioggia, quella pioggia che solo lì possono avere così imperterrita (o forse no?). Cosicché l'escursione al Castle Varrick e la sosta a Dornoch (nella cui cattedrale si sono sposati Madonna e Guy Ritchie) non rendono al meglio.
Inverness ci riporta alla civiltà, ma decidiamo che stavamo meglio nella natura selvaggia (lo sapevate che le mucche delle Highlands sono pelose e si chiamano Highlanders e le pecore hanno la faccia e le zampe nere, oppure sono marroni con la faccia bianca?). Visto che dobbiamo beccarci di nuovo le folle, decidiamo che ci concederemo un ristorante serio (e buonissimo), il Mustard Seed (certo il brivido finale, per cui mentre mi sto mettendo a letto mi rendo conto che ho lasciato la borsa al ristorante e dunque devo rivestirmi e fare una corsissima fin lì, non ci voleva... ma fa parte del gioco. Comunque tutto bene quel che finisce bene).
Arrivati alla settimana tappa lo posso dire: lo sapevate che gli scozzesi sono davvero accoglienti e simpatici (i veri meridionali della Gran Bretagna)?
VIII tappa: Inverness-Braemar
Loch Ness ci attende, ma non senza prima il momento di panico per la benzina che sta finendo e una strada sulla quale non si vede all'orizzonte neppure una pompa. L'Urquhart castle lo vediamo solo da lontano (qui non ti offrono nemmeno una toilette gratuita se non compri il biglietto per la visita! Non eravamo più abituate a questo tipo di turismo...)
Lo sapete che la leggenda di Nessie si origina dal fatto che questi Loch interni, con le correnti assurde che si creano, spesso presentano aree con acque gorgoglianti in superficie mentre tutto intorno è calmo?
Non potevamo perdere un pezzo di whisky trail (ma il paesaggio ci piace di meno!) con sosta a Dufftown (lo sapevate che, oltre ad avere un bel castello, è la capitale del whisky, visto che tra le altre ci sono le distillerie Glenfiddich e Balvenie?).
Il tratto finale fino a Braemar, quando ci inerpichiamo in macchina sulle Cairngorms mountains è incredibile: prima le montagne innevate all'altitudine dove siamo noi, poi la tempesta di neve in diretta, infine la nuvola che avvolge la montagna e non ci fa vedere a un palmo di distanza.
Il b&b St Margarets, con la signora Wilma che ci accoglie come la vecchietta di Hansel e Graetel e la stanzetta dei girasoli dove dormiamo, è la degna conclusione di questa giornata!
VIII tappa: Braemar-Edinburgo
Vorremmo imboccare per una passeggiata il sentiero lungo il fiume segnato nella nostra guida, ma niente... Prima prendiamo quello sbagliato, poi quando capiamo da dove parte non sappiamo dove mollare la macchina.
Il top del giorno è la deviazione verso Pithlochry e la visita alla distilleria Edradour. C. ha il muso perché non abbiamo fatto la nostra passeggiata nei boschi, ma dopo la degustazione di due whisky insieme alla nostra simpaticissima guida (una vecchietta), il mondo acquista tutto un altro colore. Spendiamo qualcosa come 80 euro in whisky e poi arriva anche la passeggiata nel bosco, fino alla cascata.
La serata ad Edinburgo è il nostro ritorno alla realtà e alle folle. È sabato sera e così - come i locali - facciamo il giro dei pub di Rose Street. Lo sapevate che i gli scozzesi mettono il kilt in particolare nei giorni di festa?
Un'ultima cosa. Non mi sono dimenticata della lista dei whisky bevuti. Eccoli:
Lataig (non ricordo l'invecchiamento) a Oban
Glenkinchie 14 a Oban
Talisker 10 alla distilleria Talisker
Caol Ila 12 a Portree
Highland Park 12 a Ullapool
Dalwhinnie 15 a Ullapool
Glenfiddich Gran Reserva 21 years old alla Distilleria Glenfiddish
Knockandu 12 a Braemar
Aberlour 10 a Braemar
Edradour 10 alla distilleria Edradour
Edradour Porto cask matured alla distilleria Edradour
Edradour Bordeaux Cask matured alla distilleria Edradour
I miei preferiti sono il Caol Ila tra i torbati e l'Edradour tra i non torbati.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :