19 marzo: papà

Creato il 19 marzo 2011 da Vidi

La foto è sfocata perché l'ho scattata attraverso il vetro, non mi andava di toglierla dalla cornice, ma si intuisce quanto fossimo complici da sempre io e te, papà.
Ti vedo con la tua Super con filtro che ti fuma tra le labbra, gli occhi azzurri un po' sornioni, il sorrisetto sotto i baffetti alla Clarke Gable e la fossetta a buco sul mento, che insieme al colore dei tuoi occhi ho inutilmente sperato di poter passare a uno dei miei figli.
Sento le tue battute che avevano dentro uno spirito satirico speciale; quello sono riuscita a passarlo a Stefano e Giulia; se tu fossi qui, sareste una raffica di sfottò, tu e loro insieme!
E ti rivedo in attesa del mio rientro, le rare sere d'inverno in cui mi permettevi, per motivi straordinari, di rincasare più tardi delle 7,30. Più che te, rivedo la lucciola della tua sigaretta che si illuminava a tratti, piccolo punto rosso nel buio della stanza da cui a luci spente spiavi la strada aspettando di scorgermi da lontano. 
Mamma, che non avrebbe voluto mai che uscissi, un po' per la stanchezza di una dura giornata di lavoro in campagna e un po' per farti pagare il tuo non sapermi dire di no, ti  lasciava da solo e se ne andava a letto.
E tu, anche se eri stanco come lei, rimanevi lì ad aspettarmi con la sigaretta sola silenziosa compagna della tua attesa.
Quando però aprivo la porta di casa tutto taceva, né mai mi sei venuto incontro; era come se nessuno si fosse minimamente preso pena per me, ma non per disinteresse, bensì perché razionalmente non c'era da stare in pensiero, ero solo andata ad una festa o al cinema.
E io, che capivo perfettamente il tuo desiderio di non farmi pesare la tua ansia di padre, me ne andavo a letto serena: c'era chi discretamente ma ininterrottamente si preoccupava per me, e io non dovevo aver pensiero di nulla.
Ecco, vorrei tanto che stasera tu fossi qui così da poter risentire quella serenità, ora che le ansie di genitore ce le ho anche io, amplificate da un mondo che non consente pensieri tranquilli per il futuro dei figli.
Mi manchi, papà.
Auguri per la tua festa.


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