Oggi la giornata è passata tra 1 riunione di reparto, reduce da 1 notte un po' incasinata.Ieri, per l'ennesima volta, ho avuto la conferma che spesso i medici non accettano che la scienza e la loro conoscenza abbia un limite. Non usano la loro coscienza ma solo la loro incoscienza. Il limite c'è e se non la si accetta si rischia di entrare in quel giorno dell'inferno che chiamo "delirio di onnipotenza". Davvero penso che essere un bravo medico non sia solo salvare una vita ma accettare anche di non poterla salvare. E a quel punto, accompagnarla oltre quel limite, per noi umani, invalicabile.