1944 Bombardamenti a Marino

Da Alfonsigianni

E’ stato un lavoro breve ma intenso. Tutto comincia da una telefonata:” Ada Scalchi viene a Marino per presentarci un documentario realizzato dalla sua associazione (Associazione Fide)”. Immediatamente ho pensato che anche noi dovevamo produrre qualcosa visto che non era stato realizzato niente in merito. Quel giorno, il giorno della telefonata, mi trovavo al Centro Anziani di Marino per organizzare le varie attività e ovviamente l’idea fu immediata, anche se avevo appena una settimana per realizzare il contributo video:” Perchè non intervistiamo le persone del Centro Anziani?” Ovviamente l’idea fu subito accolta con grande entusiasmo, ma c’era un problema. Il tempo era poco per realizzare un documentario in piena regola, e allora perchè non concentrarci sulle emozioni di quel maledetto giorno?

Mi misi subito a lavoro: in una delle sale del Centro alestii una senografia improvvisata, un fondale nero da studio e una luce puntata direttamente sui volti, l’inquadratura strettissima per accentuare la drammaticità del momento. E’ stato divertente guardare le loro facce incuriosite mentre montavo la scenografia, mi sentivo quasi come un marziano. All’inizio non fu facile, erano intimiditi dall’atrezzatura che non avevano mai visto e pensavano che il servizio andasse in onda sulla.. “RAI”.

Comunque è bastato poco perchè gli animi si scaldassero e le emozioni cominciassero ad affriorare con maggior entusiasmo, tant’è che erano sempre di più le persone che volevano lasciare un’intervista. Anche per me comunque è stato un momento intenso: tutti quei racconti mi riportavano alla mia infanzia quando i miei nonni mi raccontavano della Guerra.

Il giorno della presentazione del breve documentario è stato accolto con grande entusiasmo e affetto: la commozione degli intervistati ne rivedersi sullo schermo, voci rotte dall’emozione. E’ stato un momento molto intenso e toccante, il ricordo della Guerra è ancora vivo.

Questo è il risultato del lavoro svolto. Lo voglio dedicare non solo a tutte le persone che lo hanno reso possibile, ma anche e sopratutto a tutte le vittime di guerra del mio paese. Una dedica particolare ai miei Nonni scomparsi.

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