L'idea viene a Ezio Radaelli, che fin da giovanissimo si era occupato dell'organizzazione di varie manifestazioni, tra cui il Rally del Cinema e l'elezione di Miss Italia. Il Cantagiro si interessa invece di musica, quella popolare: è infatti soprattutto in provincia e nei piccoli centri che il fenomeno del divismo è più accentuato. Una carovana di macchine sportive personalizzate, su ognuna delle quali è sistemato un cantante, si snoda lungo le strade per poi raggiungere una città nella quale, durante la serata, si tiene uno spettacolo in forma di gara. Una giuria, formata da venticinque persone munite di paletta, vota poi gli artisti in competizione determinando una vittoria di tappa, con tanto di maglia rosa o nera. La gara è fine a se stessa: per il pubblico l'importante è infatti vedere di persona il proprio cantante preferito, toccarlo o stringergli la mano. [...]
Fernando Fratarcangeli
estratto da "RARO!" (luglio/agosto 1997)
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organizzazione: Ezio Radaelli (coadiuvato da Garinei e Giovannini)
direttore di gara e presentatore: Enrico Maria Salerno
orchestra diretta dal Maestro: Enzo Ceragioli
La manifestazione vede scendere in gara due gironi di cantanti:
GIRONE A con la partecipazione di 12 Big della canzone
GIRONE B con la prtecipazione di 12 Voci Nuove
La carovana parte da Milano il 16 giugno e attraverso 12 tappe in varie località italiane si conclude a Fiuggi il 28 e 29 giugno per la finalissima, in ripresa diretta RAI-TV.
La votazione avviene tramite il metodo del Totocalcio, affidando ad ogni interprete che si scontra in tandem con un altro il seguente punteggio: 2 al vincente, 1 per pareggio, 0 al perdente.
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