Quest’anno c’erano tanti ragazzi al mare corteggiati e vezzeggiati dalle loro compagne. Le cose si erano nettamente capovolte, erano le donne che telefonavano a loro, che li pregavano di accompagnarle a fare una gita, che li imploravano di farle ballare. I ragazzi facevano gli schizzinosi, spesso erano annoiati e rispondevano male, il più delle volte chiedevano aiuto perfino alle loro madri per liberarsi delle importune. Le ragazze non si mostravano gran che offese, piano piano si assoggettavano a questo nuovo stato di cose e andavano dicendo in giro che i loro amici stavano finendo su una strada che li avrebbe gettati nel ridicolo. A questo punto i ragazzi sono insorti assicurando che le donne li interessavano ancora, ma che avevano provocato in loro un tale shock per cui era meglio vivere in quarantena e ritirarsi sull’Aventino per non fare la figura degli stupidi. […] Troppe volte si sente dire che le nuove generazioni sono profondamente diverse da quelle dei loro genitori, che fra i ragazzi e le ragazze non c’è più quella naturale intesa e comprensione che esisteva una volta, che c’è una diffidenza reciproca, che sono gli uni nei confronti delle altre scontenti, sfiduciati, spesso astiosi.
È vero tutto questo? Mi sono chiesta. E ho voluto constatare la realtà o meno di queste convinzioni dal vivo. […]Sofina Leti
Donatella: sono vuoti e sciocchi.
Mariolina: il solo ragazzo che mi ha accompagnato qualche volta a casa, non m’ha mai parlato d’amore. Solo del tempo, del lavoro, del calcio.
Giovanni Battista: la colpa è delle ragazze che non sanno rendersi desiderabili.
Loriana: hanno paura del ridicolo e trovano l’innamorarsi cosa “sorpassata”.
Anna: giocano a fare gli incompresi
Gianna: Non hanno pazienza. Inoltre hanno un concetto tutto particolare della confidenza che si può avere con una ragazza
Maria: quando passo, fischiano. Ma nessuno cerca poi di conoscermi
Daniela: sono immaturi. Trovano più emozionante una gita o una partita di calcio.
Mirella: li spaventiamo col nostro atteggiamento spregiudicato.
Angelo: ho sempre un po’ paura di sembrare ridicolo di fronte ai miei compagni.
Liliana: sono dei farfalloni. Appena sentono odor di fidanzamento, scappano inorriditi.
Giuseppina: non vogliono far fatica a “conquistare” una ragazza.
Enzo: ci piacerebbe trovare meno superficialità.
Luigi: sì, le trascuriamo e siamo pigri. La colpa è degli svaghi che abbiamo, e che oggi sono veramente tanti.
Paola: si sottovalutano: evitano di farci la corte per paura che li respingiamo.
Enzo: le ragazze pretendono troppe cose da noi.
Giorgio: le ragazze? Hanno perso tutta la loro femminilità.
Marina: sono puerili.
Elena: non hanno idee chiare in testa
estratto da "DOMENICA DEL CORRIERE" (21 e 28 ottobre)http://www.mediafire.com/?ltfd8zvid4wmw9x