Nei paesi dell'appennino laziale l'estate finisce tristemente, con temporali che si succedono di continuo per quasi tre settimane, […] È in questa stagione che ogni anno, nei paesi del basso Lazio, cominciano ad arrivare i “bastardini”. Decine di bambini fra i sei mesi e i due anni, che dai brefotrofi di Roma vengono trasferiti in campagna per esser dati in custodia a famiglie di contadini. L'ufficiale sanitario se li carica in macchina e va in giro per i villaggi del circondario a far le consegne. Si ferma a un cascinale, alla casa di un bracciante, a quella d'un artigiano, e in ognuna deposita un piccolo ospite un po' stralunato. Così i bastardini più piccoli trovano provvisoriamente una famiglia. I più grandi, invece, quelli che hanno compiuto i sei anni, devono lasciarla per tornare negli istituti di Roma a frequentare la scuola elementare. […]I bastardini, sono bambini illegittimi che gli istituti di pubblica assistenza affidano ogni tanto a famiglie private perchè provvedano ad allevarli per qualche tempo nelle loro case, in cambio di un modesto compenso in denaro. Il compenso è piccolo davvero, 6.000 lire al mese, poco più di 20 pacchetti di sigarette […]
Livio Zanetti
(“L'Espresso” - 13 ottobre 1963)
look at commenti