Amazzonia – Foto di Amanda Castello
È prevista per il prossimo 2 febbraio la Giornata mondiale delle aree umide.
Aspettando questo appuntamento l’ufficio europeo del WWF ha fornito alcuni dati su questi importanti ecosistemi messi in difficoltà dall’azione dell’uomo.
Secondo il WWF, in Europa, il 90% delle aree umide sono scomparse nell’ultimo secolo e secondo la Commissione europea, fra il 1950 e il 1985 si sono registrate le perdite maggiori: in Francia (67%), Italia (66%), Grecia (63%), Germania (57%) e Olanda (55%).
Amazzonia – Foto di Amanda Castello
Oltre ad essere un simbolo della biodiversità ( 12% delle specie animali totali, che diventano il 40% aggiungendo quelle vegetali), le aree umide forniscono acqua potabile e producono il 24% del cibo del Pianeta.
Servono all’irrigazione delle colture e ad alimentare pesci e molluschi. Funzionano da barriera naturali di acqua in caso di inondazioni, costituiscono importanti vie di comunicazione oltre ad essere preziosi siti di stoccaggio di anidride carbonica.
Amazzonia – Foto di Amanda Castello
Sergey Moroz, responsabile politiche per l’acqua del WWF di Bruxelles, ha dichiarato «Il 2010 sarà ricordato come l’anno record per i disastri naturali nell’arco degli ultimi trent’anni: l’Europa è stata colpita da 120 catastrofi naturali, incluse tempeste, inondazioni e siccità, per questo motivo, le aree umide possono giocare un ruolo chiave nel ridurre l’impatto dannoso di tanti eventi legati all’acqua, assorbendo le acque, aiutando ad alleggerire i picchi delle inondazioni e a rilasciarle quando necessario …
Governi, aziende e cittadini devono riconoscere l’importante ruolo che le aree umide giocano nel proteggerci, dobbiamo far sì che i nostri fiumi continuino a scorrere e trattenere le acque sulla base di una corretta pianificazione, combattendo sussidi perversi e facendo pagare gli inquinatori».
Amazzonia – Foto di Amanda Castello
La dichiarazione di Sergey Moroz non lascia certo indifferenti. Ci sono molti aspetti da prendere in considerazione, tutti strettamente legati all’azione dell’uomo.
La sensibilità verso i problemi ambientali si sta acutizzando e le coscienze stanno cambiando. Continuare in questa direzione è fondamentale per la sopravvivenza del nostro Pianeta.
Niente è da sottovalutare!
Ricordiamoci che, anche nel nostro piccolo, nella nostra quotidianità, possiamo sembre agire per il bene di ciò che ci sta attorno!