#2 Il cristallo: pietra o vetro?

Creato il 14 febbraio 2012 da Artigianando
Il termine cristallo può essere usato per indicare tre entità distinte:
- una formazione minerale;
- una tipologia di vetro;
- un massiccio montuoso delle Dolomiti.
Ora, per quanto straordinarie, le Dolomiti esulano molto dall'ambito "bigiotteria" e quindi ci focalizzeremo sulle prime due entità.
In mineralogia si definisce cristallo un oggetto solido costituito da  molecole aventi una disposizione geometrica regolare. Il termine cristallo è quindi sinonimo di minerale.
Le pietre preziose, come anche le semipreziose, sono composte da minerali.
Il cristallo che invece troviamo in vendita sfaccettato, che sia di marca (Swarovski, Preciosa, ecc) o no, sotto il nome generico di "cristallo" è invece una tipologia di vetro.

Cipolla in cristallo champagne

   
Noto anche con il nome "Vetro di Flint", il cristallo è un vetro in cui viene aggiunto fino al 35% di ossido di Piombo; è quest'ultimo che ne aumenta l'indice di rifrazione, rendendolo quindi molto brillante.
Le marche/qualità più note sono Swarovsky, Preciosa, di Bohemia, ma esiste una grande varietà di marchi meno noti che producono perle in cristallo di qualità di poco inferiore ai "grandi marchi".
Il cristallo nasce come imitazione del Cristallo di Rocca (o Quarzo Ialino) ed è questa la motivazione del suo nome, ma non bisogna confondere il cristallo/vetro con il Cristallo di Rocca, che è una pietra.
Il cristallo è generalmente sfaccettato su tutta la superficie e, come per ogni altra tipologia di vetro, la colorazione è data da un sale di un metallo che viene aggiunto al vetro. Ogni colore corrisponde ad un sale differente.
Discorso a parte per le lavorazioni (aurora boreale, lister, metallizzazione, ecc) che vengono applicate sulla superficie e di cui vi parlerò in un prossimo post.
Al prossimo appuntamento!
Luca Ballarini