come avevo detto, ne ho approfittato per leggere e cucinare (pane, pizza...).
fantasia messa insieme partendo da fatti realmente esistiti (la follia nazista), uniti ad altri plausibili, di routine: una ragazza single, incinta, alla ricerca di sé stessa in una cittadina balneare delle coste spagnole.
nonostante sia stato un caso editoriale, con la prima stampa a gennaio 2011 e la ventesima appena a ottobre dello stesso anno, lo considero un bel romanzo, sì, per il quale però non mi straccio le vesti.
probabilmente mi sono fatta condizionare da questo enorme successo, che viene ovviamente indicato nelle prime pagine del libro, e sono partita aspettandomi il libro del secolo...probabilmente, perché sono già incappata in una sensazione simile con altri libri, tanto decantati, ma che alla fine mi hanno lasciata contenta ma non sconvolta.
ribadisco: un bel libro, piacevole e da leggere, ma senza il quale si può continuare a vivere!
adesso passerò a Arrivano i pagliacci di Chiara Gamberale, regalo di Natale da parte del maritopreferito...
204 pagine che, a seconda della prosecuzione della malattia o meno, vedranno una veloce fine!
Love,
MC